Ferrari attaccata dagli hacker a caccia dei dati di decine di migliaia di clienti vip. Maranello: «Non cederemo ai ricatti»
Attacco dei pirati informatici alla Ferrari
«In linea con la propria policy aziendale, Ferrari non accoglierà nessuna richiesta di riscatto in quanto acconsentire a simili richieste finanzierebbe attività criminali e permetterebbe agli autori delle minacce di perpetuare i loro attacchi» chiarisce la società che già in passato ha subito attacchi informatici, anche se assolutamente non paragonabili a questo.
Molti dei selezionati clienti della Ferrari fanno parte dei club di appassionati che partecipano alle iniziative riservate ai proprietari delle vetture. Un gruppo vastissimo che copre ogni angolo del mondo.
Operatività non compromessa
A differenza di casi recenti che hanno interessato altre società non è stata bloccata l’operatività della Ferrari e infatti la richiesta di ricatto non riguarda l’attività dell’azienda che prosegue regolarmente. La società ha avviato «immediatamente un’indagine in collaborazione con una società di cybersicurezza leader a livello mondiale. Inoltre – spiega – abbiamo informato le autorità competenti e siamo certi che faranno tutto quanto in loro potere nello svolgimento delle indagini».
«Ferrari tratta molto seriamente il tema della confidenzialità dei propri clienti – sottolinea la società – e comprende l’importanza di quanto accaduto. Abbiamo collaborato con esperti per rafforzare ulteriormente i nostri sistemi, della cui solidità siamo fiduciosi. Possiamo inoltre confermare che la violazione non ha avuto alcun impatto sull’operatività della nostra azienda».