La pioggia ha fortemente condizionato il venerdì di prove libere del Gran Premio del Giappone 2024 di Formula 1, lasciando diverse incognite sui valori in campo, a cominciare da Red Bull e Ferrari
Tra Red Bull e Ferrari a Suzuka è partita aperta? Il meteo non ha aiutato nella definizione dei valori in campo. La seconda sessione di prove libere del Gran Premio del Giappone 2024 di Formula 1 si è svolta in condizioni di pista umida, troppo bagnata per montare le slick e troppo asciutta per provare le intermedie in vista di un eventuale arrivo di un maltempo più forte. Una situazione, questa, che ha ridotto fortemente l’attività in pista, e, di conseguenza, i dati da analizzare. Il venerdì di Suzuka si chiude quindi all’insegna delle incognite, anche se la prima sessione di prove libere ha offerto alcuni dati interessanti. Prima di parlarne, vediamo gli aggiornamenti di Red Bull e Ferrari in Giappone.
In casa Red Bull si è intervenuto sul sistema di raffreddamento. Aumentano le prese laterali. Ai canali di raffreddamento già presenti, orizzontali, verticali e dietro la testa del pilota, si aggiungono due nuove prese a fianco dei supporti posteriori dell’halo. Resta da capire se queste modifiche siano semplicemente un affinamento, o se, invece, si tratti di una misura precauzionale per preservare l’affidabilità. In casa Ferrari, invece, si è deciso di optare per un’ala posteriore e una beam wing con maggior carico, in vista del meteo variabile nel corso del weekend. C’è poi un piccolo aggiornamento alla sospensione posteriore.
La Mercedes, pur continuando a lottare contro gli evidenti problemi di correlazione tra i dati delle simulazioni e quelli della pista, nella prima sessione di prove libere ha mostrato un ritmo abbastanza incoraggiante. Probabilmente le temperature basse della pista hanno influito sulle prestazioni della W15, che, secondo il direttore tecnico della Mercedes, James Allison, ha la tendenza a peggiorare in termini di performance con l’aumento della temperatura. Va anche detto che la W15 solitamente figura meglio il venerdì che nel resto del weekend, purtroppo per la Mercedes. Toto Wolff, parlando dei test che Kimi Antonelli affronterà con la W12 del 2021, ha commentato con una punta di sarcasmo che l’intenzione era quella di fargli guidare “una macchina veloce”, lontana dalle monoposto ad effetto suolo che la Mercedes non sembra proprio capire. A proposito di cattive notizie, il motore che si è ammutolito sulla W15 di Hamilton in Australia è irreparabile.
In casa Williams è arrivato un nuovo schianto costoso. Dopo l’incidente occorso ad Alex Albon in Australia, nelle FP1 di Suzuka è stato Logan Sargeant a finire a muro. L’americano, in pista con la monoposto con il telaio incidentato da Albon, ha causato danni alle sospensioni, al muso e al cambio, ed è stato costretto a saltare le FP2. Il problema della mancanza di ricambi, comunque, non è esclusivo della Williams. Il team principal dell’Alpine, Bruno Famin, ha spiegato che anche il team di Enstone non ha un telaio di scorta. Problemi, questi, che si inseriscono in un contesto di grandi incognite, dovute al meteo inclemente che ha segnato la prima giornata di attività in pista a Suzuka.