La Dakar è considerata l’evento più duro a cui qualsiasi pilota e marchio possano partecipare, quindi vincerlo ti eleva automaticamente nell’Olimpo. Per questo tutti vogliono fare il meglio possibile, ma dalla scorsa edizione c’è stata una questione controversa che ha coinvolto la FIA e che ha a che fare con Audi.
Si tratta della quantità di potenza che una vettura può generare in gara e, dopo una modifica del regolamento della Federazione Internazionale, la Casa tedesca, che annovera Carlos Sainz tra le sue fila, avrà una potenza di 286 kW (389 CV) per una vettura a propulsione ibrida.
Questo perché l’organo di governo ritiene che il costruttore teutonico sia svantaggiato rispetto alle vetture T1+ che hanno conquistato la gloria in Arabia Saudita, come la Toyota, che ha vinto con Nasser Al Attiyah, o la Hunter Prodrive della Bahrain Raid Xtreme con cui Sebastien Loeb ha battuto ogni tipo di record di vittorie di tappa consecutive.
Tuttavia, questa non è l’unica revisione del regolamento, poiché il peso minimo dei veicoli a benzina è stato aumentato di dieci chili, passando da 2.000 a 2.010 kg, mentre i veicoli a diesel peseranno ora 2.050 kg invece di 2.040 kg.
Tutto questo entrerà in vigore a partire dal prossimo anno, ovvero dal 1° gennaio 2024, pochi giorni prima che la gara più dura del mondo prenda il via in Arabia Saudita per la sesta volta consecutiva, mentre per l’attuale stagione del Campionato del Mondo Rally-Raid rimarrà tutto così com’è.
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