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Codice della Strada, la proposta di Salvini: "Esame aggiuntivo per guidare auto potenti"

Matteo Salvini interviene nuovamente sul tema della guida di auto con potenze elevate da parte di neo-patentati o automobilisti non abbastanza esperti. In particolare, il ministro dei Trasporti, nel corso di un’intervista all’emittente radiofonica Rtl 102.5, ha avanzato la proposta di introdurre “un’esame aggiuntivo” per chiunque voglia mettersi al volante di un veicolo con tanti cavalli. “Spero – ha affermato Salvini – che il Parlamento voti a favore di questa misura che abbiamo elaborato dopo mesi di lavoro. I neopatentati non potranno guidare veicoli di una determinata cilindrata per i primi tre anni. I ragazzi che ieri sono stati in Ministero hanno proposto che anche gli adulti debbano sottoporsi a un esame aggiuntivo per la guida di veicoli che superano una certa cilindrata. Da cinquantenne, sono d’accordo, perché se guido una Panda per tutta la vita e poi decido di acquistare un’auto più potente, devo essere in grado di farlo”.

Tolleranza zero. Il ministro è quindi tornato sulla riforma del Codice della Strada, ormai prossima ad approdare in consiglio dei ministri sotto forma di un apposito disegno di legge (il via libera dovrebbe arrivare oggi 27 giugno): “Ogni anno ci sono migliaia di morti sulle strade, e da sei mesi stiamo lavorando su questo problema. È impossibile mettere insieme un disegno di legge in una sola settimana, ma gli eventi recenti dimostrano la necessità di agire. Lo dico sia in qualità di papà che di Ministro dei trasporti. È indispensabile aumentare l’educazione stradale nelle scuole, intensificare i controlli della polizia stradale e aumentare la frequenza dei controlli stessi. Dobbiamo adottare una politica di tolleranza zero”. Politica che, a suo avviso, è ancor più necessaria in caso di abuso di alcool o droghe e non solo.

L’ergastolo della patente. “Dobbiamo essere più severi con chi usa il telefono durante la guida, poiché circa il 20% degli incidenti è causato dalla distrazione dei telefonini. Dobbiamo adottare una politica di tolleranza zero nei confronti di chi guida sotto l’effetto dell’alcool o di droghe, con il ritiro immediato della patente fino a 20 giorni per il primo episodio e, in caso di recidiva, il ritiro della patente fino a 30 anni”, ha proseguito il leader della Lega, che, sul cosiddetto ergastolo della patente, ha precisato: “Per i recidivi che causano morte, è prevista una revoca della patente fino a 30 anni. Il ritiro temporaneo della patente per infrazioni minori, che sono la causa principale degli incidenti su strade extraurbane, può avere un impatto educativo significativo. Il messaggio per chi guida è di fare attenzione”.

Nuovi limiti. Infine, un passaggio dell’intervista ha riguardato la possibile revisione dei limiti di velocità in autostrada e il tema sempre caldo degli autovelox. “È già previsto che sui tratti autostradali più sicuri, con un tasso di incidenti molto basso, sia consentito superare il limite di 130 km/h”, ha affermato Salvini, ribadendo la necessità di una “omologazione nazionale per gli autovelox, che sono utili nelle vicinanze di punti critici, ma spesso vengono posizionati in luoghi dove non servono per regolare la velocità, ma solo a fini di lucro”.

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