“Cento strade a 30 km all’ora”. Sala tira dritto: cosa cambia a Milano
“Ci stiamo preparando per settembre perché vorrei accoppiare la novità del quadrilatero con la novità di avere un numero significativo di strade dove si affacciano le scuole a 30 all’ora”, ha affermato Sala. E ancora, ha precisato: “Non tutte le strade milanesi dove ci sono scuole saranno a 30 all’ora da settembre ma un numero significativo, orientativamente vogliamo avvicinarci alle cento e poi andare avanti”. Mettendo le mani avanti rispetto a possibili rimostranze, il sindaco ha anche specificato di aver esposto il progetto al ministro dei trasporti, Matteo Salvini, e di non aver ricevuto obiezioni da quest’ultimo in merito ai limiti ridotti in prossimità delle scuole.
“Ho parlato col ministro Salvini che ho visto nel corso del G7, non ha espresso alcuna perplessità e non credo voglia cambiare idea, anzi mi ha detto che è totalmente d’accordo sul fatto di portare le strade a 30 all’ora dove ci sono scuole”, ha affermato Sala. Ma, di per sé, questa non è una notizia: in passato, infatti, il vicepremier si era scagliato contro le strade a scorrimento lento istituite in assenza di specifiche ragioni e motivate solo da generalizzati fattori di miglioramento ambientale e di sicurezza. Al riguardo, dopo le polemiche su “Bologna città 30” (il discusso provvedimento approvato dalla giunta Lepore), il Mit aveva emesso una direttiva per chiedere gli enti locali giustificassero l’eventuale modifica dei limiti di velocità canonici per ogni singola strada, indicando le “condizioni” e gli “obiettivi di miglioramento” previsti.
Al riguardo, sta già creando divisioni l’ormai imminente istituzione della Ztl nel quadrilatero della moda, accolto con freddezza sia da alcune categorie di cittadini sia dai verdi a Palazzo Marino, che in tempi non sospetti avevano parlato polemicamente di “marketing ambientale”.