Camion – Iveco, lidrogeno con la Hyundai, le cabine con la Ford
Partner a tutto campo. Sul piano industriale, la collaborazione con Hyundai Motor Company – avviata con la realizzazione di prototipi del Daily a celle a combustibile a idrogeno e di autobus urbani Iveco sempre a fuel cell, e proseguita con la decisione di realizzare un veicolo commerciale elettrico più leggero del Daily – con marchio Iveco ma prodotto in Corea e completato in Europa viene estesa allo sviluppo e produzione di camion pesanti, come l’S-Way, elettrici e a fuel cell. Inoltre, l’Iveco ha annunciato anche la firma di una lettera d’intenti con Ford Trucks, marchio della joint venture Ford Otosan fra il gruppo statunitense e il turco (Otosan appunto), finalizzato allo sviluppo congiunto di una struttura di cabina in grado di ottemperare alle norme di sicurezza che entreranno in vigore dal 2028.
L’alleato asiatico. Le due alleanze sono l’ennesima conferma di come nell’industria del camion la concorrenza possa assumere risvolti imprevedibili. Una ventina d’anni fa, i vertici dell’Iveco, già stabilmente insediata in una serie di joint venture in Cina, ritenevano che una delle maggiori minacce alle Case europee venisse dall’industria coreana. La seconda decade del Duemila ha raccontato una storia diversa: la Hyundai ha sì coltivato ambizioni sul mercato occidentale, ma sotto forma di sperimentazioni nel campo dei camion a fuel cell (gli esempi e le flotte più rappresentative sono in Svizzera e negli Stati Uniti), finalizzate in realtà a sfruttare la competenza del gruppo di Seul nelle celle a combustibile da fornire a nuovi partner anche per applicazioni pesanti, secondo un percorso simile a quello intrapreso dalla giapponese Toyota. E di cui la partnership con l’Iveco rappresenta l’esempio più significativo.
Il Turbostar con l’Ovale blu. Il Cargo originario e in particolare la sua cabina – continuò la sua carriera praticamente in ogni angolo della Terra: Nord e Sud America, India, Cina, Australia e, naturalmente, Turchia, dove la Ford avrebbe stabilito in seguito una società congiunta, la Ford Otosan, con il gruppo locale Ko, che è proprio la partner scelta dall’Iveco per l’accordo annunciato ieri. Il periodo di gestione Iveco delle sue attività inglesi dal 1986 fino a buona parte degli anni 90 diede vita, fra l’altro, a una gamma, pressoché sconosciuta nel Continente, che metteva insieme marchi e modelli con risultati sorprendenti, come i Daily o i Turbostar che al logo Iveco abbinavano l’Ovale blu, soluzione che sarebbe durata persino per i successivi pesanti EuroTech; o come gli stessi Cargo che, al contrario, avevano l’emblema Ford al centro della calandra e, più in basso, le cinque iniziali dell’Industrial VEhicle Corporation. Negli anni Duemila, invece, fino all’avvento dell’attuale serie per lungo raggio Ford F-Max del 2018, l’Iveco fu fornitrice, fra l’altro, di motori della sua famiglia Cursor a 6 cilindri di 10,5 litri per i modelli della gamma pesante della produzione turca, che hanno continuato e ancora continuano, nel caso della famiglia F-Line a impiegare una cabina derivata da quella del Cargo.