BYD

Prove

BYD Atto 3, come va il SUV cinese con le Blade Battery

Il test drive in anteprima del SUV elettrico cinese, con tutti i dettagli su caratteristiche tecniche, prezzo, versioni e autonomia

BYD Atto 3, come va il SUV cinese con le Blade Battery

Build Your Dreams. Questo l’acronimo di BYD, il marchio cinese che si sta facendo largo in Europa con una gamma di auto elettriche pronte ad insidiare i brand più conosciuti alle nostre latitudini. La prima ad arrivare sul mercato sarà la BYD Atto 3, un SUV di segmento C che oggi proviamo in anteprima. Scopriamola insieme.

Il design di BYD Atto 3

BYD Atto 3 ha forme compatte e slanciate, è stata disegnata seguendo il linguaggio stilistico Ocean Aesthetics della casa cinese e presenta un frontale con gruppi ottici LED in posizione rialzata, tra i quali si staglia una piccola griglia satinata e rigorosamente chiusa che riprende la Dragon Face che ha debuttato per prima sulla BYD Han. Le linee tese e pulite si prolungano sulle fiancate, dove possiamo trovare i cerchi da 18’’, disponibili con diversi stili. Al posteriore poi ritroviamo l’acronimo esploso della casa automobilistica, a sormontare una sottile striscia LED che si amplia ai lati in due forme triangolari per la fanaleria. Il bagagliaio ha una capacità di 440 litri che possono trasformarsi in 1.330 ribaltando le sedute che hanno una suddivisione 60:40. 

Gli interni

L’abitacolo è particolarmente spazioso, con una plancia che ha un andamento ad “onda”. Al centro si staglia il display del sistema di infotainment, sviluppato internamente da BYD. Lo schermo può ruotare anche in verticale per favorire la consultazione ad esempio della navigazione e arriva a toccare dimensioni fino a 15,6” (sull’entry level misura invece 12,8”). Diverse poi le applicazioni disponibili, con Spotify già integrato. Dietro al volante invece troviamo un cluster digitale da 5’’, forse un po’ piccolo e con le informazioni ridotte all’osso, senza che vi sia spazio per l’indicazione della navigazione.

La powertrain e la Blade Battery

BYD Atto 3 si basa sulla e-platform 3.0 del marchio cinese e condivide molte caratteristiche con la sorella Dolphin. La powertrain si basa su un motore anteriore da 150 CV, 204 CV e 290 Nm di coppia istantanea, abbinato ad una batteria da 60,48 kWh che garantisce un’autonomia dichiarata di 427 km che possono diventare 565 km nel ciclo urbano. Proprio l’accumulatore rappresenta una delle peculiarità dei modelli di BYD, con le cosiddette lame, per la loro forma allungata delle celle, che sfruttano la chimica LFP, litio-ferro-fosfato rispetto ai classici ioni di litio. Questo comporta minori rischi in caso di incendio e possono arrivare al 100% della carica senza problemi. Hanno una velocità di ricarica leggermente inferiore ma hanno una maggiore densità energetica se confrontate con gli accumulatori tradizionali. Le Blade Battery hanno dimostrato di essere altamente resistenti, superando il Nail Penetration Test e altre prove in condizioni di stress. Tra l’altro BYD Atto 3 integra anche il V2L, con possibilità di ricarica apparecchi di casa fino a 3,3 kW.

Come va BYD Atto 3

Lo sterzo risulta essere leggero e preciso, forse anche troppo in alcuni casi. Buono il feeling sul pedale di freno e acceleratore, considerata anche l’assenza della modalità one-pedal. La posizione rialzata di guida consente di controllare al meglio gli ingombri, con gli sbalzi ridotti che non comportano particolari difficoltà in fase di manovra nello gestire i 4,46 metri di lunghezza. Piacevoli al tatto anche i rivestimenti degli interni, con l’utilizzo della pelle vegana per le sedute che restituisce un buon feeling. Qualcosa in più forse si sarebbe potuto fare per la ricarica, con la compatibilità fino a 11 kW in corrente alternata e 88 kW in DC, con quest’ultima che consente di passare dal 30 al 80% in soli 29 minuti. Nel primo caso, alcune rivali possono fare di meglio ma si tratta di piccoli dettagli su cui BYD sicuramente lavorerà in futuro. Nel complesso BYD Atto 3 offre ottimi spunti, un rollio più che sopportabile e un’ottima insonorizzazione, con qualche fruscio soltanto a velocità molto elevate.

Prezzo e versioni

Dal 1995 ad oggi sembra passata un’eternità visto che in meno di 30 anni BYD è stata capace di trasformarsi da azienda di batterie in colosso tecnologico con un ramo automotive già ben strutturato. Con BYD Atto 3 parte la sfida all’Europa e vedremo come il marchio cinese sarà in grado di affrontarla. Concludiamo con il prezzo: il listino di questo SUV di segmento C parte da 41.990 per la versione Confort e sale a 43.990 euro per la variante Design.

FP | Gianluca Sepe
@SepeGianlu RIPRODUZIONE RISERVATA

TOP STORIES

Top List in the World