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Auto elettrica, ecco perché i nuovi incentivi rilanciano la guerra dei prezzi (al ribasso)

auto elettrica, ecco perché i nuovi incentivi rilanciano la guerra dei prezzi (al ribasso)

Auto elettrica, ecco perché i nuovi incentivi rilanciano la guerra dei prezzi (al ribasso)

ROMA – Il lancio dei nuovi incentivi auto costringe le case automobilistiche a rivedere le strategie e, soprattutto, a tagliare i listini per approfittare dei contributi all’acquisto più pesanti che entreranno in vigore. Insomma, la guerra dei prezzi prosegue.

Non sono passate nemmeno 24 ore dalla presentazione dei nuovi ecobonus da parte del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e Byd, il colosso cinese che nell’ultimo trimestre 2023 ha superato Tesla nella produzione di vetture elettriche, annuncia una riduzione dei prezzi su tutti i modelli commercializzati in Italia. Scelta che permette al produttore automobilistico di Shenzhen di far rientrare gran parte della gamma.

La piccola della casa, Dolphin, parte da 33.790 euro. Con il contributo si arriva a 27.790 euro senza rottamazione, se invece c’è una vettura che si può dismettere si arriva fino a 22.790. Se in più il nucleo ha un Isee sotto i 30 mila euro lo sconto è maggiore (fino a 13.750) arrivando così a un prezzo di 20.040. Il Suv elettrico, Atto 3, parte da 38.790 euro con la versione Comfort e 40.790 per la Design. Il che vuol dire che la Atto, grazie agli incentivi e per chi rottama una macchina fino a Euro 2, potrà essere presa a partire da 27.790 euro. Chi invece non può contare su nessuna rottamazione, avrà uno sconto di 6 mila euro, portando il prezzo a 32.790. Byd ritocca anche il listino della berlina Seal, con un prezzo d’attacco per la Design di 43.600 euro, così da rientrare negli incentivi. Rimane fuori la Han, l’ammiraglia commercializzata in Italia, che parte da 70.940 euro.

Il taglio di Byd arriva pochi giorni dopo l’ultima sforbiciata di Tesla che ha ritoccato i listini italiani di Model Y riducendo il prezzo delle tre configurazioni di 4000 euro. La prima conseguenza è che la versione base del crossover elettrico ora parte da 42.690 euro, riuscendo a rientrare, per soli 10 euro, nel limite massimo per poter accedere agli incentivi statali dell’Ecobonus. Ormai il prezzo del Model Y è in linea con la Model E, la piccola della casa fondata da Elon Musk, che parte da 42.490 euro. La differenza è minima.

Anche le case europee si attrezzano. Renault ha deciso di anticipare i nuovi contributi presentati dal governo Meloni sugli esemplari elettrici. A tutti coloro che, dal 2 febbraio, firmeranno un contratto di acquisto nel mese in corso (o anticipatamente fino all’entrata in vigore del Dpcm dei nuovi incentivi), Renault garantisce un contributo di 13.750 euro, in caso di rottamazione di un veicolo fino ad Euro 2, integrando gli incentivi statali attualmente in vigore di 5.000 euro con un proprio bonus di 8.750 euro. Anzi. Renault va oltre, riconoscendo il massimo, anche senza la discriminante dell’Isee, ampliando il perimetro di applicazione.

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