Appartati in auto con il motore acceso, muore una coppia di ventenni
A fine serata i due giovani hanno deciso di appartarsi nel garage del palazzo dove lui abitava, in via Fosso De Lupo. C’era freddo e probabilmente per questo hanno lasciato il motore acceso per riscaldare l’abitacolo. Forse non si sono accorti che stavano lentamente morendo. Li hanno trovati vicini, nudi e privi di vita, prima svenuti e poi soffocati dalle esalazioni dei gas di scarico che hanno invaso il box auto e l’interno della vettura. Il garage era chiuso e l’aria non circolava.
A trovare i cadaveri è stato il padre di Vincenzo, che, non vedendolo tornare a casa, ha iniziato a cercarlo, andando a controllare in garage e trovando alle 8.30 di questa mattina il motore ancora acceso e il gas che aveva impregnato tutto il locale. I carabinieri hanno delimitato l’area e fatto allontanare decine di curiosi, gente del posto che davanti alle divise e al nastro bianco e rosso credeva che quei due corpi potessero essere di persone uccisi dalla camorra. La zona, infatti, è stata per anni al centro di feroci faide.
Saranno le analisi e gli accertamenti anche autoptici disposti dal pm di turno a confermare le cause e la dinamica della morte, ma la pista di un incidente fatale è quella prevalente dopo le minuziose prime indagini dei carabinieri. Che ancora indagano non trascurando alcuna possibilità e visionando le immagini delle telecamere per controllare i movimenti di Vincenzo e della sua ragazza.