Il simbolo Iveco
A livello consolidato è atteso un risultato netto pari circa 0,9 miliardi e un utile diluito superiore a 3 euro per azione. Numeri che hanno dato un immediato slancio al titolo in Borsa, che ha chiuso in rialzo dell’11,42% a 13,56 euro. E a proposito di investitori, «la politica sui dividendi prevede una cedola minima del 25%, come percentuale dell’utile netto. Questo non è un tetto, ma una base da cui partire» ha detto la chief financial officer, Anna Tanganelli. Sul fronte M&A «valutiamo ogni business dove ci manca qualcosa su competenze o tecnologia. Stiamo valutando opportunità che ci aiutano a fare meglio o più velocemente e che aggiungono valore al gruppo» dal punto di vista finanziario, industriale e umano, ha spiegato il ceo. «Guardiamo a operazioni grandi e piccole – ha aggiunto – ma non vedrete mai fuochi d’artificio, ci pensiamo sempre molto bene». Il nuovo piano strategico punta su tre aree chiave: transizione energetica, Intelligenza artificiale e software defined vehicle, guida autonoma. Per le fabbriche «continuiamo a investire in quelle in Italia. Guardiamo con cautela a quello che succede sul mercato, ma gli stabilimenti sono in buona forma» ha sostenuto Marx, che di Foggia ha detto «viaggia a pieno regime, tutto sta andando secondo i piani» e lo stesso del settore difesa. Le altre fabbriche, per esempio quella di Suzzara (Mantova), «viaggiano a piena capacità». Per Torino ha spiegato che «il gruppo continua a investire soprattutto nella fabbrica che produce motori e su modernizzazione e sviluppo».
I risultati già ottenuti sui target sono in larga misura attribuibili, secondo i vertici del gruppo, «all’estrema focalizzazione sul risultato e all’approccio di squadra dell’azienda, che unisce le sue oltre 36.000 persone in tutto il mondo verso uno scopo comune». Da qui i target alzati per il 2024, rispetto a quelli prospettati solo un mese fa, a febbraio, verso un ebit adjusted tra 920 e 970 milioni. Per le attività industriali è previsto miglioramento dei ricavi netti, attesi in calo del 4%, (era – 5%). L’adjusted ebit inoltre viene dato tra 790 e 840 milioni. Inalterati gli obiettivi per il free cash flow tra 350 e 400 milioni e gli investimenti a un 1 miliardo.