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Treviso, cagnolina malata viene lanciata dal finestrino dell'auto in corsa: morta dopo ore di agonia

treviso, cagnolina malata viene lanciata dal finestrino dell'auto in corsa: morta dopo ore di agonia

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Un fagotto avvolto in un lenzuolo rosso da cui spuntava una testolina bianca. E quei lamenti, quei guaiti provenienti da un fossato lungo via Antiga Sud, poco lontano dal Rifugio del Cane e dal Servizio Veterinario di Ponzano (Treviso). Il recupero della cagnolina ormai agonizzante, la corsa dai veterinari che subito hanno dato poche speranza.

 

Fino alla notizia del tragico epilogo: “Sfortunatamente, nonostante tutti gli sforzi profusi, la cagnolina è deceduta nel pomeriggio a causa della gravissima condizione clinica. Buon viaggio, piccola”, scrive Enpa Treviso sulla sua pagina Facebook.

 

“Vogliamo capire cosa è successo esattamente e vogliamo che il responsabile venga punito”, hanno aggiunto i volontari.

   

“Come si fa a non pensare di farsi aiutare nel momento del bisogno? Se una persona non ha più la possibilità di accudire il proprio animale di affezione può rivolgersi agli organi e agli enti competenti”, conclude il sindaco di Ponzano, che ringrazia i carabinieri che si stanno occupando delle indagini, vagliando anche le telecamere della zona.

Getta la sua cagnolina malata dal finestrino dell’auto e alcuni passanti, sentendo dei guaiti provenire dalla cava Morganella, a Ponzano Veneto (Treviso) la trovano in gravi condizioni, avvolta in un lenzuolo. Il tentativo disperato di salvare l’animale, però, è stato inutile: è morto dopo ore di agonia. Troppo gravi i traumi alle articolazioni e alla testa riportatI nell’impatto. Altre ferite, riscontrate dai veterinari, hanno fatto anche pensare a pesanti maltrattamenti subiti in precedenza. “Il gesto di una persona ignobile per la quale il suo cane era diventato un peso”, accusa il sindaco Antonello Baseggio. “Non è accettabile un fatto come questo, – aggiunge. – Invito chi ha visto qualcosa o ancora meglio chi crede di riconoscere questa piccola creatura a segnalarlo all’Enpa, al Comune o ai Carabinieri dove in queste ore verrà presentata denuncia”. Proprio l’Ente nazionale protezione animali si è per primo preso cura della cagnolina e si unisce all’appello per trovare il responsabile.

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