Carlos Tavares non è certo uno che le manda a dire. Il numero uno di Stellantis ha partecipato ieri a Misano a una tavola rotonda con alcuni media. Il manager portoghese, ospite dell’appuntamento italiano di Formula E, ha voluto parlare di Motorsport e di e-fuel anche in un ambito dove era l’elettrico il soggetto principale.
Sul ritorno alle corse di Alfa Romeo e Lancia ci sono proclami, ma poche idee chiare ancora molto diluite nel tempo. La sensazione attuale è che si voglia mantenere alta l’aspettativa di un rientro nel Motorsport, nella piena consapevolezza che non è il momento di farlo. Eppure la partecipazione a qualsivoglia campionato è condizionata da una lunga preparazione e dalla costruzione di uno staff racing che oggi non esiste nei due marchi italiani. La storia e la tradizione sono stati cancellati nel tempo, ben prima dell’arrivo di Stellantis.
Foto di: Alfa Romeo
E ricostruire qualcosa che riporti Alfa Romeo e Lancia alle loro radici è semplicemente velleitario, perché non ci sono (o non si vogliono) investire le risorse necessarie, perché Tavares, uno che le gare le apprezza e le ha praticate (è certamente un buon manico) ha una visione molto chiara del Motorsport: le corse sono marketing puro. Evidentemente la ricerca tecnologica per far crescere il valore dei brand con l’innovazione interessa poco o niente: ci sono Case che investono ingenti budget dei reparti ricerca e sviluppo per finanziare i programmi sportivi.
“È chiaro che a un certo punto l’Alfa Romeo tornerà nel Motorsport, perché fa parte del DNA del marchio, è parte della sua storia. E sentiamo di avere la responsabilità di mantenere vivo il valore del brand nelle corse. Discussioni a riguardo sono già in corso tra Jean-Marc Finot (responsabile Motorsport di Stellantis) e Jean-Philippe Imparato (CEO di Alfa Romeo). Ma la decisione, molto probabilmente, non verrà presa prima della fine dell’anno. E quindi non posso ancora rispondere alla domanda su quale tipo di partecipazione avremo, perché non è ancora deciso”.
Foto di: Motor1
Da cosa dipende la scelta? E il tema si fa molto interessante perché apre un vaso di Pandora…
“Bisogna considerare il fatto che in tutte le discipline del Motorsport il ciclo che si ripete è sempre lo stesso. Inizia in modo lento, cresce, scoppia e poi scende. Ancora e ancora. Il momento in cui si entra in questo ciclo, ovviamente, è strategicamente importante per quello che vogliamo fare. Ci sono momenti in cui non conviene entrare nelle corse. Come quando un campionato inizia a calare d’interesse, perché ci ritroveremo da soli senza concorrenti. L’ideale è entrare quando i costi sono ragionevoli e poi crescere insieme alla disciplina, diventando più competitivi. Dobbiamo trovare il momento giusto per noi, in cui il ritorno sull’investimento dal punto di vista del marketing sia accettabile. Ed è quello che stiamo cercando di fare. Quindi è molto strategico e delicato definire o decidere il momento in cui si entra in questa ciclicità e volatilità che tutti conosciamo. Quindi sì, l’Alfa tornerà. Ma non so ancora né dove, né quando”.
Lo stesso discorso vale, a maggior ragione, per la Lancia, marchio mitico nel mondo dei rally. Luca Napolitano, CEO Lancia, subito dopo l’uscita del film “Race for Glory: Audi vs. Lancia” ha svelato il nuovo logo HF che accompagnerà le versioni sportive della nuova Ypsilon e Delta che forse tornerà in una declinazione pare integrale…
Peugeot Totalenergies Peugeot 9X8
Foto di: Peugeot Sport
Lo scenario tracciato da Tavares è chiaro, molto chiaro. Fare le nozze con i fichi secchi. Per Stellantis è facile prendere la Peugeot 9X8 che partecipa al WEC e, cambiando la veste aerodinamica, farla diventare l’Hypercar dell’Alfa Romeo. Servirà solo un racing team che faccia correre la macchina con i colori de Biscione.
Nuova Lancia Ypsilon
E nel mondo degli sterrati non dovrebbe essere difficile prendere la base della Peugeot 208 Rally 4 per trasformarla in Ypsilon HF: per dare vita a un campionato monomarca potrebbe essere più che sufficiente. E l’idea potrebbe essere interessante per promuovere una nuova generazione di piloti italiani. Ma di qui a dire che si lavora a un ritorno dei rally ce ne passa. Per il momento è meglio alimentare i sogni… Peccato perché l’automobilismo, invece, ne avrebbe bisogno…
Leggi anche:F1 | Mistero Mercedes: W15 il terzo flop dell’era a effetto suoloF1 | Aston Martin: il cambio di filosofia aero richiede tempoVideo | Ghini: “La IA arriva in F1: è una risorsa o una minaccia?”Ecco il calendario 2025 di F1: ha 24 gare e partirà in AustraliaF1 | Shanghai: pallinato l’asfalto per togliere pericolosi dossiF1 | Alonso faccia tosta: “Scelta Aston perché ci sarà la Honda”F1 | Racing Bulls: ultimatum a Ricciardo. Lawson alla finestraRosin esclusivo: “L’Indycar sarà un’alternativa valida alla F1”F1 | Addio a Toleman: Senna lo aveva fatto sognare a Monaco 1984