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Toyota pensa al ritorno in F1? Ecco cosa c’è dietro l’ingaggio di Hirakawa come pilota di riserva della McLaren

Ryo Hirakawa, pilota di Toyota nel WEC, sarà riserva della McLaren nel 2024. È un segnale di un possibile ritorno della casa nipponica in Formula 1?

Come mai la McLaren ha scelto Ryo Hirakawa come pilota di riserva per la stagione 2024 di Formula 1? È lecito chiederselo, visto che la scuderia di Woking ha già un nutrito gruppo di talenti da cui attingere in caso di bisogno, da Mick Schumacher a Pato O’ Ward. Hirakawa, però, ha qualcosa che gli altri non hanno: un legame molto forte con Toyota, casa con cui ha vinto la 24 Ore di Le Mans 2022.

Nell’annuncio delle nozze tra Hirakawa e la McLaren, il pilota giapponese ha ringraziato Toyota, ma soprattutto Akio Toyoda. “Morizo-san – ha spiegato Hirakawa – mi ha supportato. Il suo consiglio, da pilota a pilota, è stato di guidare ogni auto che mi possa far crescere. Voglio quindi trarre il meglio da questa opportunità e restituire il favore mostrandogli quanto sono cresciuto”. Hirakawa è entrato a far parte della squadra della Gazoo Racing a fine 2021, subentrando a Kazuki Nakajima. E ha subito vinto a Le Mans, in squadra con Sébastien Buemi e Brendon Hartley.

Una storia di successo, che si arricchisce di un nuovo tassello che non può che incuriosire. Mettendo un piede in McLaren con un pilota, Toyota potrebbe fare il primo passo verso un ritorno di fiamma nel Circus? Si tratta di un’ipotesi suggestiva, ma a porre il freno alle speculazioni ha pensato proprio Nakajima, oggi vicedirettore di Gazoo Racing Europe. “Per ora è un chiaro no”, ha risposto a una domanda di Speedweek in merito al ritorno in F1 di Toyota.

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D’altronde, la scelta di Hirakawa può essere letta solo come un altro capitolo di una collaborazione fattiva in atto da tempo tra McLaren e Toyota. Non tutti sanno, infatti, che la scuderia di Woking ha utilizzato per anni la galleria del vento della casa nipponica a Colonia, in attesa che la propria struttura, inaugurata proprio oggi, fosse pronta all’uso. Vista l’intesa già in essere, perché non aggiungere una cooperazione riguardo ai piloti?

La McLaren, dal canto suo, potrebbe aprire gli orizzonti abbracciando il punto di vista di un pilota che ha speso buona parte della sua carriera in Giappone. Hirakawa, 30 anni il prossimo marzo, vanta una lunga esperienza nella Super Formula, la categoria che più si avvicina alla F1 in termini prestazionali, e nel Super GT. Poter usufruire dei suoi servigi al simulatore è un modo per capire l’apporto di un pilota dalla carriera diversa dai talenti scelti finora.

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Ma pure Toyota potrebbe prendere l’esperienza di Hirakawa come un test. Se la collaborazione dovesse rivelarsi fattiva, la casa giapponese in futuro potrebbe proporre alla McLaren dei talenti in erba da piazzare inizialmente come riserve, nella speranza che si ritaglino poi un ruolo da titolari. A ben vedere, potrebbe anche essere un modo per testare le acque e rientrare in maniera collaterale nel Circus, a oltre vent’anni di distanza dall’esordio in F1 come team ufficiale. Correva il 2002 quando Toyota si imbarcò in un percorso nel quale non riuscì mai a cogliere la vittoria in un GP.

Dopo tre anni di transizione, la Toyota disputò nel 2005 quella che si sarebbe rivelata la miglior stagione nel Circus, con tre podi di Jarno Trulli, due di Ralf Schumacher e il quarto posto nel costruttori. L’altra grande occasione di Toyota arrivò nel 2009. La scuderia nipponica fu una delle poche a sfruttare sin da subito un’area grigia del regolamento con il doppio diffusore. Fu un vantaggio relativo solo per la prima parte di quella che sarebbe stata l’ultima stagione in F1. Colpita dalla grave crisi economica di quel periodo, a fine 2009 Toyota annunciò il ritiro.

Sono passati quasi quattordici anni da quell’addio, ma Toyota non è mai tornata sui suoi passi. La casa nipponica, nel frattempo, ha abbracciato la causa dell’Endurance, diventando, dopo anni di permanenza nel WEC, il primo costruttore a sposare il progetto Hypercar. Una fedeltà che ha fruttato, visto che Toyota gode di un vantaggio competitivo ancora oggi. Un collegamento con la F1, però, non fa mai male. E Hirakawa, sospeso tra l’Endurance e il suo nuovo ruolo nel Circus, diventa un filo conduttore.

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