Scende in campo e le ha tutte contro: Kia Niro, top e flop
Scegliere l’auto nuova è un’impresa titanica? Non vi preoccupate, ci pensiamo noi di Automoto a chiarirvi un po’ le idee confrontando le novità del mercato con i modelli della concorrenza diretta.
Il segmento delle crossover fa gola a tanti. Sarà perché sono mediamente capienti, perfetti quindi anche per gli spostamenti in famiglia, ma sarà anche perché, rispetto ai SUV, sono anche un po’ più a buon mercato. Di esempi ce ne sono tanti e oggi parliamo di una delle novità del mercato, da poco provata dal nostro Matteo Valenti, la Kia Niro.
Il brand coreano ha lanciato il nuovo modello giusto una manciata di mesi fa, andando a rinnovare pesantemente uno dei propri best seller. Le linee sono tese e ha un design che ha un retrogusto di auto elettrica. Effettivamente l’intuito non inganna perché, oltre alla versione Mild Hybrid e Plug-In, la Niro è proposta anche nella declinazione 100% elettrica.
Dicevamo, il design è sportiveggiante, all’anteriore spiccano i fari che hanno una sagoma insolita e richiamano il nuovo corso stilistico del marchio. Di serie, però, dimenticatevi i LED per la versione base, ci sono ancora le vecchie lampadine che illuminano la strada, mentre le luci diurne e i fendinebbia sono a LED.
Passando agli interni, rispetto alla scorsa generazione, si percepisce un notevole miglioramento della qualità. La seduta è rialzata e di fronte a sé il guidatore si ritrova un’ampia strumentazione completamente digitale, abbinata ad un monitor touch dell’infotainment da 10,2 pollici. Ci sono tanti porta oggetti ma non tutti sono rivestiti internamente andando a causare qualche rumore di troppo mentre si è in marcia.
Un aspetto positivo della crossover è l’impiego di materiali ecosostenibili o riciclati, come ad esempio il cielo dell’abitacolo o il rivestimento dei sedili, questi ultimi utilizzano una pelle vegana che deriva dal legno di eucalipto.
A questo punto torniamo ai motori: Plug-in, Full Hybrid o, in alternativa, elettrica. Le prime due versioni sono dotate di un propulsore 4 cilindri in linea 1.6 litri a ciclo Atkinsons in grado di erogare 105 CV, abbinato poi a un’unità elettrica sincrona a magneti permanenti che sviluppa 44 CV e dotata di una batteria da 1,32 kWh, per la versione HEV.
Nel caso invece della Plug-in, il motore endotermico rimane invariato, cambia invece quello elettrico, in grado di erogare 84 CV e che è abbinato a un pacco batterie da 11,1 kWh. Per quanto riguarda invece la versione elettrica, il motore da 64,8 kWh eroga 204 CV.
Parliamo un po’ di prezzi: la versione base della Kia Niro, in allestimento Business e con motore HEV, ha un prezzo di partenza di 31.000 euro. Se ci si vuole spostare sulla Plug-in, il costo sale fino a 41.000 euro mentre, a parità di allestimento, la elettrica costa 42.700 euro.
PREGI E DIFETTI
- Pro: Prezzo contenuto, consumi, abitabilità
- Contro: Alcuni portaoggetti non rivestiti, fari full LED optional
HONDA HR-V
Lanciata per la prima volta nel “lontano” 1998, la HR-V è ora declinata nella sua terza generazione che va un po’ a ridefinire i canoni estetici e motoristici di quel veicolo che, quasi 25 anni fa, fece debuttare sul mercato l’auto crossover.
Facendo un salto all’interno, domina la razionalità, i materiali sono ben rifiniti con un display da 9 pollici appoggiato sulla plancia. Forse stona un po’ la strumentazione ibrida che unisce analogico e digitale, ma tant’è.
L’unico vero neo è la capienza del bagagliaio che si ferma a soli 320 litri, non proprio un record di capacità, specialmente se si prendono in considerazione le dimensioni esterne.
Motori: sotto al cofano la possibilità è solamente una, ovvero un mansueto 1.5 quattro cilindri benzina che funziona a ciclo Atkinson e due motori elettrici, per un totale di 131 CV e 253 Nm. Non un fulmine di guerra, un po’ rumoroso in accelerazione, ma che comunque consente di ottenere consumi reali che si avvicinano ai 20 km con un litro.
Parliamo adesso di prezzi: La versione Elegance è la più economica con un prezzo di 32.600 euro, mentre la versione Style, che è quella più sofisticata, ha un prezzo di partenza di 37.600 euro.
- Pro: Consumi contenuti, design piacevole
- Contro: Rumorosità motore, bagagliaio poco capiente
TOYOTA C-HR
Passiamo alla “vecchietta” della categoria, la Toyota C-HR. Il modello inizia a soffrire un po’ il peso degli anni e per il 2022 sono solamente arrivate delle modifiche che hanno riguardato il sistema di infotainment e i fari, ora full LED sia all’anteriore che al posteriore. Pare però che il nuovo modello sia ormai alle porte e che possa arrivare già a fine 2023. A svelare il progetto sono state delle immagini trapelate dall’ufficio brevetti australiano.
Focalizzandoci però sull’attuale modello, il design è ben riconoscibile grazie al tetto molto spiovente al posteriore che le dona una certa sportività. Il rovescio della medaglia, però, è l’abitabilità per gli occupanti posteriori, abbinata ad un bagagliaio di soli 358 litri.
I motori a disposizione per la C-HR sono due, entrambi Full Hybrid. Il primo è un’unità da 1,8 litri, benzina, abbinato a motore elettrico, capace di sprigionare un totale di 122 CV. In alternativa, volendo avere a disposizione una cavalleria più consistente, c’è anche l’opzione del 2.0 a ciclo Atkinson da 184 CV, sempre ibrido.
Prezzi: l’allestimento base, Active, ha un prezzo di partenza di 32.900 euro. Nel caso in cui invece voleste un design più accattivante, c’è la sportiva GR sport. In questo caso il prezzo lievita fino a sfiorare i 40.000 euro.
- Pro: Design distintivo, prezzo
- Contro: A breve arriverà il nuovo modello, bagagliaio piccolo
HYUNDAI KONA
Ecco l’ultima della sfida, la Hyundai Kona. Versatilità è la parola d’ordine in questo caso: con un design molto personale, la Kona è arrivata sul mercato portandosi dietro un motore ibrido e uno 100% elettrico. La versione di ibrida è equipaggiata con un propulsore 1.6 full Hybrid che, in totale, garantisce un’erogazione di 141 CV, quella elettrica, invece, è disponibile in due versioni di batteria e potenza. La batteria da 64 kWh è abbinata a un motore elettrico che fornisce 204 CV (150 kW), mentre quella da 39,2 kWh è dotata di un motore elettrico che fornisce 136 CV (100 kW).
Per quanto riguarda gli interni, sono ben realizzati ma forse un po’ spartani nel design e nell’impiego dei materiali con plastiche morbide riservate solo a piccole porzioni dell’abitacolo.
Posizionato a sbalzo sulla plancia, trova spazio un display da 10,25 pollici che si abbina a una strumentazione digitale – non disponibili sugli allestimenti base – e, volendo, anche all’Head-up display, optional. Il bagagliaio? 361 litri per la versione ibrida e 332 per quella elettrica.
Capitolo prezzi. La Kona ibrida ha un prezzo di partenza di 28.150 euro, che salgono a 36.150 per il modello elettrico.
- Pro: Design, prezzo
- Contro: Bagagliaio poco capiente, interni curati ma spartani
In collaborazione con Automoto.it