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Range Rover Sport 2023: classe, tecnologia e design. La prova del nuovo SUV

Range Rover Sport, un nome che anticipa spesso e volentieri il marchio stesso, appunto Land Rover. Un brand nel brand che ha saputo costruire negli anni un’icona nel mondo dei SUV o, per meglio dire, fuoristrada. Si perché pur essendosi imborghesita più che mai, conserva tutte le qualità nell’off-road che sono richieste da un’auto di questo calibro e con questa storia. Lanciata a partire dal 2005, come variante urbana del celebre Range Rover, “la Sport” ha continuato la sua evoluzione catturando sempre più clienti, fino a diventare il simbolo stesso della gamma RR, affiancato dalle più moderne Evoque, Velar e dall’onnipresente Range Rover, spesso chiamata erroneamente “Vogue”. Tutta nuova la piattaforma, così da consentire una sostanziale evoluzione per ciò che riguarda tecnologie, motorizzazioni e sicurezza attiva o passiva. L’abbiamo provata in questo long test drive, per oltre 2 settimane e 900 km prima di potervi dare la nostra opinione, come sempre, il più trasparente possibile. Prezzi a partire da 97.900 euro.

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Dimensioni e design

Crescono le dimensioni rispetto al passato, arrivando ora a 4,95 metri di lunghezza per 2,05 m di larghezza e 1,82 metri di altezza. Un’auto imponente su strada che conserva sempre il linguaggio stilistico della casa britannica. Forme semplici, monolitiche e statuarie, che conferiscono solidità e possenza su strada. Poche line spezzate, tutto è inglobato nella silhouette solida e coesa del corpo vettura, con la sola linea di tensione che percorre l’auto sulla linea di cintura posteriore. Il concetto di lusso dinamico arriva ora alla massima espressione con questo modello, incarnando sportività ed eleganza come pochi altri brand sono in grado di fare. I gruppi ottici ovviamente full-led a matrice presentano una sezione ristretta, orizzontale, sia anteriormente che posteriormente. Tutto è stato assottigliato, dalla griglia frontale al fascione nero lucido posteriore, per massimizzare la larghezza visiva della vettura. Il tetto appare sempre ad effetto “sospeso” sul corpo vettura, alleggerendone la vista laterale e inglobando le superfici vetrate in un unico elemento.

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I cerchi possono spingersi fino a ben 23”, come nel nostro caso, riempiendo completamente il passaruota che, altrimenti, genererebbe uno squilibrio delle forme. Grande attenzione all’aerodinamica, con linee pulite, poche appendici aerodinamiche e maniglie a filo con la carrozzeria, ottenendo così un coefficiente di penetrazione di solo 0,29, tra i migliori del segmento. Singolare poi la presenza della doppia pinna sul tetto, sia a fini aerodinamici che per assicurare miglior ricezione del segnale radio, oltre che inglobare la telecamera riservata allo specchietto retrovisore digitale.

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Interni minimal, tecnologici e di alta qualità

L’attenzione all’abitacolo da parte dei designer di Land Rover è stata quasi stucchevole. Ogni singolo centimetro dell’interno è curato e rifinito in maniera impeccabile, senza tralasciare nulla al caso, neanche nelle zone più nascoste. Materiali, finiture, assemblaggi e soluzioni estetiche fanno immediatamente sentire i passeggeri a bordo di una vettura di alta gamma. Il cruscotto è ad effetto inclinato, replicando la forma di una plancia nautica, con poche linee e giustapposte, oltre ad inserti in legno, alluminio, pelle e Ultrafabric, ricavato da materiale riciclato a basso impatto ambientale. Tutto è studiato per conferire un senso di qualità, ovunque arrivino gli occhi. Il nuovo volante a tre razze è massiccio e piacevole da impugnare, grazie alla corona rifinita in solida pelle, mentre i tasti multifunzione a sfioramento ci consentono di navigare all’interno della strumentazione digitale da 13,7”, ovviamente in alta definizione. Al centro, in posizione inclinata, si staglia lo schermo ricurvo da ben 13,1” del sistema Pivi Pro, il nuovo infotainment della casa britannica. Qualità dell’immagine altissima così come la rapidità di gestione da parte del processore: supporta la connessione dati, radio DAB, connettività wireless con Apple e Android ed è abbinabile ad un impianto stereo incredibile. Marchiato Meridian, l’impianto Signature Sound si avvale di ben 29 altoparlanti per una potenza complessiva di 1.400 W. Lavora anche in ottica comfort, essendo dotato della cancellazione attiva del rumore esterno: dei microfoni catturano le onde sonore dai passaruota e, tramite i poggiatesta, generano un’onda speculare e contraria per annullare i fruscii provenienti dall’esterno.

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Da lode le poltrone a regolazione elettronica con memorie, con anche la possibilità di ventilazione o riscaldamento, oltre che massaggio. Sontuoso anche il tunnel centrale, con la cloche dei comandi rialzata: si controllano le funzioni della meccanica, dall’altezza da terra, le modalità di guida, il comparto di climatizzazione automatico a quattro zone ed è presente anche un comodo porta bevande a scomparsa, che nasconde sotto ad esso un grandissimo pozzetto. Un po’ nascoste le prese di ricarica USB-C, ma comunque disponibili nella sezione a scomparsa sotto al tunnel. Tra gli altri accessori insoliti, si segnala la presenza del sistema di purificazione dell’aria, direttamente integrato nel funzionamento del climatizzatore, l’ideale per migliorare la qualità dell’aria interna senza dover abbassare i finestrini.

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Piattaforma e meccanica

Nuova Range Rover Sport è costruita a partire dall’innovativa piattaforma MLA-Flex di ultima generazione, realizzata dal Gruppo Jaguar Land Rover per veicoli elettrificati di grossa taglia, a sostituzione della meccanica D7, vista recentemente anche su Defender 130. E’ stata pensata per accogliere veicoli 100% elettrici, ibridi plug-in o mild-hybrid, come nel nostro caso. L’esemplare in prova è equipaggiato con il moderno e tecnologico 3.0 sei cilindri in linea twin-turbo Ingenium mild-hybrid 48V, dalla potenza di 250 CV e 600 Nm di coppia massima, erogata da 1.250 a 2.250 giri/min. Tutti i motori sono abbinati di serie all’immancabile trazione integrale permanente, coadiuvata da un sempre perfetto cambio automatico ZF ad otto rapporti (convertitore di coppia). Al retrotreno è presente un differenziale meccanico a controllo elettronico, mentre all’avantreno il torque vectoring è realizzato tramite l’impianto frenante attivo.

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Tante poi le soluzioni meccaniche per rendere Range Rover Sport un punto di riferimento nel segmento, a partire proprio dalle sospensioni pneumatiche Bilstein attive a doppia camera. Cambiano l’altezza da terra a seconda delle modalità di guida e delle situazioni, regolando il loro funzionamento più di 500 volte al secondo, grazie all’Integrated Chassis Control che lavora in abbinato alle barre antirollio attive a 48V, che imprimono una forza fino a 1.400 Nm di coppia per gestire l’imbardata in curva. Non mancano poi le quattro ruote sterzanti, con due attuatori elettromeccanici al posteriore che consentono un angolo di sterzata fino a 7,3” in controfase, riducendo il raggio di sterzata e migliorando la stabilità alle alte andature. Tutti questi sistemi sono inclusi nello “Stormer Handling Pack”.

Prova su strada

Guidare nuova Range Rover Sport è un’esperienza differente rispetto a quella sperimentata su altri suv di pari gamma. La solidità della piattaforma e il funzionamento di tutti i sistemi citati ci infonde un senso di sicurezza e stabilità senza precedenti. Il peso è ovviamente importante, a partire da 2.390 kg in ordine di marcia, ma i 600 Nm di coppia disponibili già a 1.250 giri e i “soli” 250 CV spostano agilmente la massa, pur essendo il motore di accesso alla gamma. La spinta è corposa in qualsiasi situazione, con un notevole allungo e delle prestazioni di tutto rispetto, con 8,0 secondi per toccare i 100 km/h da fermo e i 203 km/h di velocità massima. Ciò che sorprende però è la capacità dinamica di un’auto di tali dimensioni e peso. Grazie alle barre antirollio attive, le sospensioni pneumatiche e i controlli elettronici della scocca, l’auto sembra quasi scivolare tra una curva e l’altra, senza generare rollio o scossoni che possono disturbare l’innaturale quiete che regna a bordo. L’insonorizzazione è incredibile, così come l’isolamento dalle vibrazioni del manto stradale. Lo sterzo attivo in simbiosi con l’asse posteriore sterzante consente a Range Rover Sport di avere un’innata maneggevolezza anche negli spazi più stretti.

Il raggio di sterzata diminuisce in maniera virtuale, semplificando la vita nel traffico o in manovra, mentre superando i 60 km/h, le ruote posteriori iniziano a sterzare in fase, per massimizzare la stabilità e la tenuta di strada. Non teme le strade di montagna e nemmeno tratti autostradali impegnativi come la Milano-Serravalle, dove ha dato prova di incredibile precisione e tenuta di strada, anche a pieno carico. Il torque vectoring sulle ruote anteriori consente inoltre di agevolare l’ingresso in curva, pinzando leggermente la ruota interna, per stringere più facilmente verso il punto di corda. Tutte soluzioni che sembra annullare completamente le dimensioni e il peso di un’auto di questo tipo. Posso sbilanciarmi dicendo che si tratta di una delle esperienze di guida più particolari provata su questa categoria di veicoli. Per regolare ulteriormente il comportamento dell’auto ci si può anche affidare al Terrain Response 2, il sistema intelligente dell’auto che modifica ogni parametro per rispondere alle modalità di guida selezionate, incluse quelle dedicate all’off-road.

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Consumi e prezzi

Quasi 5 metri di lunghezza, oltre 2.4 tonnellate di peso e 250 CV di potenza non sembrano prefigurare consumi contenuti eppure, grazie alla tecnologia dei nuovi motori a sei cilindri Ingenium, Range Rover Sport ha fatto segnare dei consumi medi incredibili. La media registrata negli oltre 700 km di test è stata di circa 11,5 km/l ma includendo anche picchi di 14 o 15 km al litro su strade extraurbane e tratti autostradali. La spinta è così corposa che serve anche solo un filo di gas per spostare la sua massa, riducendo così consumi ed emissioni.

Passando invece ai listini, il prezzo di nuova Range Rover Sport parte da una base di 97.900 euro con il diesel da 250 CV e allestimento SE, ma si può arrivare fino a 110.300 euro in versione HSE, la più accessoriata. Lato diesel sono disponili anche le varianti da 300 o 350 CV dello stesso propulsore, fino ad un massimo di 127.900 euro in allestimento Autobiography. Tra le alternative si trova anche l’ibrido plug-in, che associa il 3.0 turbo a benzina con un powertrain ibrido e una batteria da 38,2 kWh per una potenza di 460 o 550 CV, da 112.500 euro. Al vertice non mancano i più potenti 4.4 V8 biturbo, da ben 635 CV in allestimento Edition One, a partire da 213.800 euro.

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Considerazioni finali

Nuova Range Rover Sport alza ulteriormente l’asticella del segmento, ponendosi come punto di riferimento sia per ciò che concerne il lusso e la qualità degli interni (ovviamente fuori portata per i principali competitor tedeschi) ma anche dal lato della dinamica di guida, della tecnologia a bordo e della sicurezza. Si tratta di uno step ulteriore rispetto al mondo premium teutonico, respirando profumo di artigianalità britannica e sistemi hi-tech di ultima generazione. Il design esterno si è ulteriormente evoluto nel segno del lusso dinamico, rendendo RRS estremamente riconoscibile e imponente su strada, senza possibilità di equivoci. A bordo si vive un’esperienza unica, coccolati dall’infinità di sistemi e comfort disponibili mentre in marcia è come sedersi all’interno di un treno ad alta velocità, tanto è di qualità l’insonorizzazione e l’ergonomia dei sedili. Difetti? Difficili da trovare, se non volendo essere decisamente pignoli. Quindi ci limitiamo ad elogiare un prodotto che ha saputo evolversi al meglio nel corso degli anni, trovando la propria ragione d’esistere e di differenziarsi da un mondo automobilistico sempre più omologato e statico.

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