Range Rover Evoque e Velar, quando il viaggio è una scoperta

E la prima mattina di vero autunno quando parto da Parigi. Il sole sorge timidamente sopra la città, gettando i suoi primi raggi sull’Arco di Trionfo, creando quell’atmosfera particolare che riesce a regalarti la capitale francese. Tutti hanno fretta, camminando velocemente quasi a ripararsi dalle temperature che sono scese improvvisamente. È un inizio promettente, con un’aria fresca e frizzante che mi avvolge mentre mi avvicino alla Nuova Range Rover Evoque.

Un design inconfondibile, come da tradizione del marchio inglese. Design minimale e le più recenti tecnologie e materiali di lusso: sono questi alcuni degli ingredienti principali del cosiddetto Modern Luxury. Una linea che rimane scolpita nella storia dell’automobile. Non è uguale a nessun’altra, non sembra invecchiare mai. Eppure qualcosa di nuovo c’è, con gli esterni che sono stati migliorati con una nuova griglia e fari a LED Pixel ultra sottili che creano un effetto tecnico e raffinato.

Range Rover Evoque

Salgo a bordo e mi metto comodo. La filosofia del design riduttivo di Range Rover Evoque è elevata a un nuovo livello. Ma non può essere “solo” minimalismo, con un touchscreen in vetro curvato da 11,4 pollici che sembra “fluttuare” nell’abitacolo.

Un design che libera spazio per un ampio vano portaoggetti, che include anche una base di ricarica wireless. Non è un “togliere”, è più un’accurata ricerca di tutto ciò che è superfluo, per avere ciò che serve davvero.

Mentre mi allontano dalla zona dell’Arco di Trionfo, vengo letteralmente avvolto dal traffico parigino. Mi dicono che ultimamente sia peggiorato, e probabilmente è così. A nessuno importa che io debba svoltare a destra, nonostante l’indicatore di direzione. C’è solo da “buttarsi” e sperare che gli altri usino il freno. Il tutto mentre nel frattempo un camion sta per venirmi contro. Ed in questo marasma di auto, moto, biciclette e monopattini privati, un folle in scooter riesce a passare tra la Evoque ed il paraurti del camion a velocità siderale, sfiorando entrambe.

Sul boulevard périphérique sento la potenza del motore sotto il cofano, pronto a rispondere al mio tocco sul pedale dell’acceleratore. E’ “solo” un 1,5 litri da tre cilindri, ma ho a mia disposizione ben 305 cv grazie al sistema plug-in hybrid. Ed è proprio grazie alla coppia del motore elettrico che sguscio da situazioni poco piacevoli ed esco da Parigi in bellezza.

Procedendo verso est, il terreno inizia a sollevarsi leggermente, e le colline pittoresche della campagna iniziano a emergere. Passo attraverso villaggi affascinanti con case in pietra e tetti di ardesia, circondati da campi e vigneti ben curati. Mi godo tecnologie e materiali che promuovono il benessere all’interno della cabina. Uno dei suoi punti di forza è il sistema di purificazione dell’aria interna Cabin Air Purification Plus, tra i più sofisticati nella sua categoria. E me ne rendo conto quando sono costretto a viaggiare dietro ad un bus che avrà almeno 30 anni, e che chissà quando avrà fatto l’ultima revisione. La cabina non si riempie di fumo, ma quando posso accelero e filo via.

Bisogna avere tanta pazienza, e forse qualcuno mi capirà. D’altra parte le strade sono di tutti, ed è giusto così. Arrivo a Reims, la capitale dello champagne, ovvero le bollicine più famose del mondo. Perdo il conto delle maison che incontro, tutte più o meno famose, e che hanno reso la Francia famosa nel mondo. “Le soleil brille pour tout le monde”, dicono da queste parti, ma sembra più una falsa modestia. Finalmente entro nelle cantine di Veuve Clicquot un passo dopo l’altro, quasi con timore reverenziale. Volte scavate nella roccia che promettono di svelare tutti i loro segreti sul mondo dello champagne.

Vengo subito accolto con un sorriso, sapete perché? Era il 1772 quando Philippe Clicquot prese la decisione audace di aprire un négoce de vin con l’insegna Clicquot. Ma è ancora più interessante sapere che la prima consegna in assoluto della Maison Clicquot venne effettuata a Venezia. Per una volta mettiamo da parte le rivalità con i cugini d’oltralpe e celebriamo l’inizio del viaggio del vino Clicquot. Finisco solo con il dire che quando Madame Clicquot Ponsardin rimase vedova all’età di 27 anni, prese in mano le redini dell’azienda, con una serie di innovazioni che divennero poi patrimonio di tutti. E il marchio cambiò in Veuve Clicquot, la vedova, appunto.

Stappiamo lo champagne, ed ogni sorso di Veuve Clicquot è oggi una celebrazione di questa lunga tradizione di qualità e savoir-faire. Un legame affascinante tra la storia delle bollicine e la bellezza delle campagne francesi, con la mia giornata che si conclude con una degustazione in un’atmosfera di raffinato relax.

Range Rover Velar

La giornata si apre con una luminosa promessa di sole mentre mi avventuro tra le colline dei vigneti dello Champagne ad Epernay a bordo della Range Rover Velar. Questa elegante vettura combina un lussuoso comfort a prestazioni eccezionali, ed è la compagna perfetta per esplorare gli sterrati tra i vigneti. Non serve avere esperienza in fuoristrada, perché tutti i sistemi della Velar sono pronti a rendere anche una piccola avventura in un viaggio confortevole.

Gli interni della Range Rover Velar sono un inno al design moderno e all’attenzione ai dettagli. Con materiali di alta qualità ed uno dei migliori sistemi di infotainment mai provati, la mia esperienza di guida è al di là di ogni aspettativa. Mentre mi addentro nelle stradine tortuose tra i vigneti, i comodi sedili in pelle mi avvolgono in un vero e proprio abbraccio di lusso, offrendomi una vista panoramica decisamente unica.

La potenza del motore risponde con prontezza ad ogni mia richiesta, consentendomi di affrontare con disinvoltura i sentieri che si snodano su e giù per le colline. La trazione integrale della Range Rover Velar mi dà la sicurezza di affrontare qualsiasi tipo di terreno, che sia un sentiero sterrato tra i vigneti o una strada stretta tra le colline ondulate.

I vigneti dello Champagne si estendono all’orizzonte, una serie di righe perfettamente ordinate di viti, ogni fila promettente una futura bottiglia di champagne pregiato. Con curiosità e ammirazione, mi fermo di tanto in tanto per scattare fotografie alle foglie ed ai grappoli ancora appesi, il cui colore si intensifica sotto il sole autunnale. La Range Rover Velar scorre senza sforzo attraverso questo paesaggio incantevole, rendendo ogni momento qualcosa di magico e da ricordare.

Decido di iniziare il mio viaggio di ritorno verso Parigi, optando per strade meno battute che si snodano su e giù per le colline. La Range Rover Velar Dynamic HSE P400e, con il suo motore 2 litri 4 cilindri plug-in hybrid da 398 cavalli, è pronta per portarmi ovunque in comodità. La prima cosa che noto è quanto sia fluida e gestibile l’accelerazione, che mi offre una piacevole sensazione di sicurezza.

Con il motore ibrido, riesco a sfruttare al massimo la potenza quando necessario, ma anche a guidare in modo eco-friendly quando attraverso zone più sensibili dal punto di vista ambientale. Questa versatilità è un vero punto di forza della mia Range Rover Velar, che si adatta alle diverse condizioni della strada.

Le strade meno trafficate che percorro sono un vero spettacolo per gli occhi, e per la guida. Il paesaggio ondulato delle colline francesi si estende all’orizzonte, e la Range Rover Velar risponde alle curve e alle salite con una fluidità sorprendente. L’impianto audio Meridian Sorround Sound 825 W mi coccola riuscendo nel difficile compito di riprodurre ogni sfumatura della mia playlist. E mentre affronto l’ennesima curva, osservo in lontananza una nuova vista panoramica che merita almeno una sosta rapida per una foto.

Mentre attraverso i villaggi sonnolenti lungo la mia strada, penso al Modern Luxury, ed a tutto ciò che questo significa. Può voler dire riuscire a ritagliarsi una parte di tempo per dedicarla a sé stessi. Può essere semplicemente passare un minuto per riflettere, utilizzando tecniche di respirazione che aumentano il proprio benessere. Può essere qualcosa di poco impegnativo, come ascoltare la musica che preferiamo. Oppure l’attesa di qualcosa di magnifico perché, senza scomodare Leopardi, è forse il momento in cui viviamo con più intensità. E’ qualcosa che ci porta a salire in auto per un percorso che può durare ore, talvolta giorni, alla scoperta di posti che non conosciamo. Momenti condivisi con chi si ama, di scoperte fatte lungo la strada, quando vorresti che il tuo viaggio non avesse mai fine, vissuto come il protagonista di un romanzo senza fine.

I prezzi in Italia per Range Rover Evoque Plug-In Hybrid con motore 1,5 L da 309 CV AWD e cambio automatico partono da 62.900 euro per la versione S per arrivare a 84.300 euro della versione Autobiography. Per quanto riguarda Range Rover Velar Plug-In Hybrid con motore 2.0 da 404CV 4WD e cambio automatico si parte da 83.900 euro per arrivare a 99.000 euro della versione Dynamic HSE.