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Nuova Honda Hornet, la rivoluzione della naked più attesa

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Nuova Honda Hornet, la rivoluzione della naked più attesa

ROMA – Frutto di una lunga attesa per la sua nuova versione, la Honda CB750 Hornet si è infine mostrata in occasione di Intermot, il salone della moto di Colonia. Inedito è il motore, diversa la cilindrata, rispetto alle serie precedenti – l’ultimo modello è risalente a più di dieci anni fa – la “naked” più conosciuta della gamma Honda è totalmente diversa. La sigla, intanto, è rivelatrice la maggiore cubatura del motore, che da 600 passa a 750, a cui corrisponde un numero di cilindri che è dimezzato; il nuovo bicilindrico parallelo, esattamente pari a 755 centimetri cubici, sarà anche piattaforma su cui realizzare nuovi modelli Honda, stradali come on-off.

Fra i motivi della radicale scelta operata da Honda, vi sono il desiderio di dare alla Hornet dimensioni più compatte, di “pulire” la sua già minimale linea estetica, oltretutto di dare agilità e maneggevolezza in virtù di un abbattimento del peso totale. La Hornet CB750 dichiara appena 190 chili di peso col pieno di benzina, un valore che se rapportato alla potenza espressa determinerebbe il miglior rapporto potenza-peso della categoria: i cavalli totali sono 92 (cioè 67,5 chilowatt/ora), la coppia motrice arriva a 75 newtonmetri. Orgoglio dei designer italiani del centro romano R&D di Honda – ai più attenti, professionisti già conosciuti per aver interpretato modelli di successo come l’Africa Twin, l’XADV e la gamma delle naked Neo Sports Cafè – la nuova Hornet cita le ali del calabrone nel disegno dei convogliatori d’aria integrati al serbatoio.

Alta di coda, le linee essenziali e aggressive di quella originale “streetfigther” del 1997, all’epoca moto costruita attorno al performante motore della CBR600, non perdono in quanto a personalità, anzi, se possibile ne mostrano più di prima; spigolose, proiettate sull’avantreno, una sorta di cupolino include il faro, mentre i colori a contrasto di forcella, a steli rovesciati, e telaio, che ha la struttura “a diamante”, aumentano la sportività percepita. Entrambe Showa, la sospensione anteriore si serve di un’unità SFF-BP a steli rovesciati di 41 millimetri, la posteriore adotta il sistema Pro-Link.

Attenzione è stata posta anche all’impianto frenante, davanti c’è una performante doppia pinza da quattro pistoncini ad attacco radiale, mentre per dare agilità negli ingressi in curva, pur senza discriminare la stabilità dinamica, la Hornet ha ristretto la sezione dello pneumatico posteriore fino al valore di 160. Di buon livello è la “suite” dei sistemi elettronici di aiuto alla guida: all’acceleratore “Throttle By Wire” fanno eco quattro diversi “riding mode”, uno dei quali è personalizzabile in tutti i parametri; fra i controlli associati vi sono tre gradi di quello di trazione, l’antimpennamento e altri tre livelli di regolazione sia della potenza sia del freno motore.

Il cambio a sei marce adotta la frizione antisaltellamento, è di serie anche la strumentazione a display Tft a colori da 5 pollici, capace di sfruttare la connettività iOS e Android del sistema Honda Smartphone Voice Control; le luci sono “full Led”, gli indicatori di direzione sono a disinserimento automatico, integrano la segnalazione automatica in caso di frenata d’emergenza. Prezzo di lancio pari a 7.990 euro, la nuova Honda CB750 Hornet potrebbe arrivare in pochi mesi nei concessionari, quattro sono le colorazioni disponibili.

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