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MotoGP | Taramasso: "Primi riscontri positivi con le mescole 2024"

Dopo un fine settimana tosto da gestire come quello di Barcellona, su una pista con pochissimo grip, che “mangiava” le gomme, la Michelin ha potuto tirare un po’ il fiato a Misano. Il tracciato romagnolo è completamente in antitesi con quello catalano, perché è uno di quelli che offrono più aderenza tra quelli presenti nel calendario della MotoGP. Inoltre l’azienda francese dispone di una grande mole di dati, visto che diversi costruttori lo utilizzano come sede dei propri test privati.

Per questo, il responsabile Piero Taramasso non è parso troppo sorpreso dalle ottime performance mostrate nel Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini, nel quale sono stati battuti tutti i record, sia sul giro che sulla distanza, in un fine settimana che ha avuto in Jorge Martin il suo dominatore. Lunedì poi c’è stato anche un test collettivo, che è stato particolarmente importante anche per il fornitore di pneumatici, che ha portato al debutto tre mescole di nuova generazione in vista del 2024, anche in questo caso con riscontri favorevoli.

Dal punto di vista delle gomme, quello di Misano ha dato la sensazione di essere un weekend che è filato via liscio…

“Abbiamo avuto un buon grip e delle buone condizioni meteorologiche. Già da venerdì abbiamo visto che la dura era la soluzione migliore per l’anteriore, quindi è la gomma che hanno utilizzato sia nella Sprint che nella gara lunga, oltre che nei time attack. I due posteriori lavoravano bene, con prestazioni simili ma più costanti per la media. Sabato mattina ci sono stati la bellezza di 15 piloti in mezzo secondo: spesso ne vediamo in una ventina in un secondo, ma 15 in mezzo è una cosa davvero rara. Questo vuol dire che le prestazioni erano molto ravvicinate oltre che ottime”.

Sabato è andata per la maggiore la gomma soft al posteriore…

“In Qualifica Jorge Martin ha fatto il nuovo record della pista, a conferma che le prestazioni erano di alto livello. Nella Sprint la scelta è stata per la soft al posteriore, ma l’equilibrio non era ideale, perché l’extra-grip della gomma finiva per spingere sull’anteriore. Questo però non ha impedito di avere un ritmo molto veloce, anche se non è stata una gara particolarmente eccitante, tolta la bella rimonta di Brad Binder”.

Domenica invece sono passati tutti, ad eccezione delle Honda, sulla media, che probabilmente ha dimostrato di essere la più adatta al tracciato romagnolo. O almeno le prestazioni sembrano dire questo…

“Nella gara lunga era la soluzione ideale, viste la durata e la temperatura della pista. Tutti ci hanno detto di aver trovato un equilibrio migliore e infatti anche l’anteriore ha sofferto meno. Qualcuno si è lamentato dell’innalzamento della temperatura e della pressione dell’anteriore, ma purtroppo può capitare su certi circuiti. Anche domenica è stato battuto il record in gara da Bagnaia, mentre Martin ha ridotto di 10 secondi quello relativo alla durata di gara. Il ritmo infatti è stato buonissimo, con tempi simili a quelli dell’inizio anche negli ultimi dieci giri. Al traguardo le gomme avevano anche un buon aspetto, con un’usura contenuta. Insomma, un weekend positivo dal punto di vista degli pneumatici”.

Red Bull KTM Factory Racing, KTM RC16

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Domenica Dani Pedrosa ha ricevuto un’ammonizione essendo risultato l’unico al di sotto del valore consetito della pressione. Qualche avversario ha detto che la KTM potrebbe averlo fatto deliberatamente, visto che è l’ultima gara dello spagnolo per quest’anno e alla prima infrazione c’è una sorta di jolly…

“Onestamente, non so se lo abbiano fatto apposta o meno, ma è vero che era sotto il valore consentito. Con il sistema attuale, per la prima infrazione c’è solo un’ammonizione, quindi visto che era l’ultima gara dell’anno per Dani magari si sono giocati il famoso jolly. Però dall’anno prossimo cambieranno le regole, perché al primo errore ci sarà subito la penalità. Ma per noi resta un gioco pericoloso, perché la pressione va rispettata se vuoi assicurare la sicurezza del pilota. Questi quindi sono giochi rischiosi, che non bisognerebbe neanche pensare”.

Lunedì poi c’è stata anche una giornata di test, che era particolarmente importante anche per voi, visto che era sostanzialmente l’ultima occasione dell’anno per far provare i titolari in condizioni ottimali o quasi…

“Anche noi, come i costruttori, abbiamo portato delle novità da provare, perché dobbiamo approfittare dei pochi giorni di test che abbiamo a disposizione. Abbiamo chiesto alle squadre di provare tre mescole: un’anteriore dello stesso range della media che avevamo nel weekend di gara, e due posteriori, una media ed una soft, che sono mescole realizzate con una nuova tecnologia. Le posteriori le avevamo già fatte valutare anche ai collaudatori dei marchi ed avevamo sempre trovato più costanza, che è l’obiettivo principale, ed un pochino più di grip.

Viene quindi da ipotizzare che la novità più importante per voi fosse quella legata all’anteriore. Che feedback avete avuto dalle squadre?

“Sull’anteriore vogliamo fare questo step perché nel 2025 introdurremo una nuova costruzione, con un nuovo profilo, quindi vogliamo fare una prima evoluzione con la mescola nel 2024 per non inserire troppe cose insieme. Abbiamo chiesto ai team di utilizzarla in mattinata nel test di Misano, perché essendo una gomma media dovrebbe funzionare meglio con una temperatura un po’ più bassa. KTM, Honda e Ducati l’hanno provata e le indicazioni sembrano andare in una buona direzione. Le posteriore invece sono state utilizzate di più nel pomeriggio, ma devo dire che ci sono stati dei riscontri positivi anche in questo senso”.

Ora come procederà lo sviluppo?

“Tutto questo fa ben sperare e il prossimo passo dovrebbe essere a Sepang, nel primo test del 2024, dove porteremo delle mescole realizzate con la stessa tecnologia, ma più dure, perché in Malesia farà più caldo e la pista è più sollecitante. Su Valencia invece non ci contiamo troppo, perché il periodo dell’anno non è adatto, essendo la fine di novembre, inoltre è un tracciato molto particolare, che richiede delle gomme specifiche. Quindi credo che porteremo qualcosa, ma non sarà un test da prendere troppo in considerazione lato gomme”.

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Moto di Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

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