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MotoGP | Quartararo: "Difficile dire cose positive sul motore”

Era indubbiamente uno dei piloti più attesi della giornata di test a Misano e non ha deluso le aspettative: Fabio Quartataro ha fatto debuttare oggi la Yamaha del 2024, che rappresenta la base del prototipo che disputerà la prossima stagione. A deludere invece è stata proprio lei, la M1, che a quanto pare non ha soddisfatto le aspettative del pilota di Nizza.

Motore, telaio e un’aerodinamica rivista (qui i dettagli) erano le aree su cui si è lavorato in Casa Yamaha per poter compiere quel passo in avanti e convincere finalmente El Diablo e non pensare a una via d’uscita nel 2025. Ad assistere ai progressi sperati della M1 c’era anche Luca Marmorini, che nel box ha osservato attentamente il lavoro di cui Quartararo non è sembrato particolarmente entusiasta.

“Ho provato il nuovo motore e…beh, mi aspettavo qualcosa di meglio da questo test, ma dobbiamo rimanere positivi e provare ad analizzare cosa è accaduto per migliorare nei test di Valencia”, esordisce El Diablo parlando della sua giornata di test. Non è stata dunque una giornata semplice per il pilota d’oltralpe, che non ha un’opinione chiara.

Il motore è una delle aree che il campione del mondo 2021 vorrà rivedere per poter avere delle idee più definite sulla direzione da prendere in vista del 2024: “Il motore va meglio? Non posso dirlo al momento. Devo provarlo di più, ma come ho detto, mi aspettavo di meglio. Il feeling è diverso, ma penso che mi aspettassi più potenza ed è difficile dire qualcosa di positivo su questo motore”.

Quello che oggi è arrivato a Quartararo è lo stesso materiale che ha provato in precedenza Cal Crutchlow, tester Yamaha: “Difficile fare commenti simili, perché a Misano c’è tantissimo grip. Però quando Cal ha fatto i test ad Aragon, dove non c’è grip, i commenti erano molto simili”. Questo renderebbe perciò i test lievemente falsati, come gli è stato chiesto: “Certo, e penso che lo scorso anno ci siamo sbagliati in quest’area”.

“Ogni volta che si esce, ogni moto completa giri, c’è tanta gomma. È una pista dove si spinna tanto, quindi si lascia tanta gomma in pista. Se si va alla Curva 3, l’asfalto è tutto nero. Quindi apri il gas e nel weekend di gara devi controllare perché scivoli. Nei test puoi andare a tutto gas e la performance è falsata”, sostiene Quartararo, che a livello di sensazioni non è andato troppo lontano dai test dello scorso anno: “Quando nel 2022 ho provato la moto del 2023, penso che fosse la prima volta in cui sentivo che il motore fosse un pochino meglio. Ma oggi non l’ho sentito”.

M1 di Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing

Photo by: Lorenza Dadderio

Nonostante nella giornata odierna fosse rientrato nella top 5 delle velocità di punta, Quartararo sente che alla Yamaha manca ancora la potenza, da sempre punto debole della M1, ma attualmente molto penalizzante: “Penso che abbiamo bisogno della potenza un po’ ovunque. Ma il fatto più importante è che quando il grip è molto elevato, la nostra moto cambia totalmente. Ho fatto 1’31”4 con quasi 20 giri sulle gomme e questo è il giro della qualifica del weekend”.

“Ovviamente, gli altri sono molto più veloci di noi”, ammette il francese. “Ma il gap con loro quando il grip è basso è più piccolo. Quando c’è grip, il nostro passo migliora di almeno un secondo o sette, otto decimi. Con loro, non è molto”, prosegue.

Yamaha però non ha lavorato solo in ottica 2024, a Misano ha portato degli aggiornamenti che potrebbero essere sfruttati anche in questa ultima parte di stagione: “Probabilmente si userà qualcosa già quest’anno. Uno degli aspetti positivi è stato il cucchiaio che abbiamo usato sotto il forcellone. Credo che lo avremo già per la prossima gara. Il resto, penso che porteremo tante cose e proveremo a costruire le basi per i test di Valencia”.

Quartararo e Marc Marquez erano i piloti che più ci si aspettava di sentire, soprattutto guardando al futuro. Se lo spagnolo, grande protagonista del mercato durante il weekend di gara, ha sparato a zero sulla Honda, El Diablo ha mostrato più pacatezza: “Yamaha ha creduto in me da quando sono arrivato dalla Moto2. Il mio atteggiamento all’inizio dell’anno era un po’ più arrogante. Ovviamente, siamo in un momento difficile, ma devo rimanere educato. Vogliamo entrambi la stessa cosa, è chiaramente dura, ma preferisco restare calmo e provare a costruire una combinazione migliore con tutti”.

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