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MotoGP | Lo shakedown svela i primi "segreti" di Honda ed Aprilia

Lo shakedown di Sepang è considerato ancora un test privato dalle squadre di MotoGP, che nei primi tre giorni pensati soprattutto per togliere la “ruggine” accumulata nel corso dell’inverno cercano sempre di tenere le carte il più coperte possibile, senza mostrare troppe soluzioni inedite alla concorrenza.

A maggior ragione oggi, nella prima giornata, nella quale ancora non si sono visti in azione i piloti che possono trarre vantaggio dal nuovo sistema di concessioni, ovvero quelli ufficiali di Honda e Yamaha, con i due colossi giapponesi che stamani hanno mandato in pista solamente i collaudatori Cal Crutchlow e Stefan Bradl.

Da domani dovrebbe iniziare a darsi da fare anche qualche “pezzo da 90” come Fabio Quartararo, Alex Rins, Luca Marini e Joan Mir, ma nel frattempo che si è fatto il viaggio fino alla Malesia con qualche giorno d’anticipo rispetto ai test collettivi della settimana prossima ha avuto modo di scoprire qualche novità in vista della stagione che sta per cominciare.

Stefan Bradl, Team HRC

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Anche gli occhi meno attenti hanno avuto modo di notare il nuovo codone provato sulla RC213V da Bradl. Si tratta infatti di una soluzione che potremmo definire “ibrida” tra le pinne che ci siamo abituati a vedere sul codone della Ducati e l’ala posteriore che la Casa giapponese aveva introdotto nei test di novembre a Valencia, anche se in questo caso si tratta di un alettone di dimensioni decisamente più ridotte.

In questo caso, le pinne, che comunque hanno anche un profilo orizzontale a differenza di quelle della Ducati (come si può notare nella foto qui sopra), sembrano proprio pensate per provare a convogliare il flusso dell’aria verso l’ala posteriore. Non è un segreto che il grip al posteriore sia stato uno dei punti deboli della Honda negli ultimi anni ed evidentemente è lì che gli aerodinamici della HRC hanno iniziato ad intensificare i loro sforzi.

Moto Aprilia

Photo by: GPOne

Più curiosa invece la novità che si è vista su una delle Aprilia RS-GP a disposizione del collaudatore Lorenzo Savadori, che è stata notata dai colleghi di GPOne.com, perché la Casa di Noale sembra provare ad intraprendere una strada che fin qui non era stata ancora aperta. Proprio come aveva fatto con il gradino sulla carena ormai un anno e mezzo fa.

Sempre sul codone sono comparse due pinne che ricordano quelle delle Cadillac d’epoca. Questo però hanno anche un sviluppo verso il basso molto evidente, con due paratie verticali che vanno a coprire praticamente l’intera lunghezza del codone. Inoltre, si può notare come gli uomini diretti da Romano Albesiano stiano facendo anche delle altre prove interessanti, perché sul forcellone è montato un profilo in carbonio che va a coprire quasi del tutto la ruota posteriore.

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