Con l’annuncio ufficiale che Marc Marquez disputerà la prossima stagione con una Ducati del 2023 con i colori del Gresini Racing, si sono moltiplicate le speculazioni su come l’otto volte campione del mondo si comporterà con la moto italiana.
Tuttavia, poche persone conoscono la situazione come il team manager del Prima Pramac Racing, la squadra satellite della Ducati che quest’anno sta lottando per il titolo con Jorge Martin, su una moto identica a quella che Marquez guiderà nel 2023.
“Credo che Dall’Igna abbia già detto qualcosa al riguardo”, ha dichiarato Borsoi a Motorsport.com quando gli ha chiesto di analizzare l’approdo di Marc Marquez in orbita Ducati. “È interessante, ma può anche essere un arrivo problematico per l’equilibrio della ‘fauna’ Ducati”, ha detto, in linea con Dall’Igna.
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
“Ci sono già molti piloti veloci nel marchio, ora ne arriverà un altro che sarà lì davanti dal primo minuto. Sicuramente aiuterà ad alzare il livello, ma può anche essere un altro pilota che toglierà risultati al team factory e a noi, a Pramac. Quindi se quello che stiamo già facendo può essere quello che piace a loro (Ducati), ma non del tutto, una terza squadra… no. Una quarta squadra, perché non dobbiamo dimenticare Marco Bezzecchi e Luca Marini che stanno facendo molto bene con la VR46, che entreranno nell’equazione, quindi sarà più difficile per loro”, ha aggiunto in riferimento alla squadra ufficiale.
Per Borsoi, è normale che la situazione sia cambiata così radicalmente. Che qualche anno fa tutti i piloti volessero andare alla Honda, e che ora anche i piloti Honda sono disposti a rinunciare a molto pur di guidare una Ducati.
Come Dall’Igna, Borsoi non vede come un problema il fatto che un pilota del livello di Marquez si unisca ad un progetto in cui, finora, la moto è stata più importante dei piloti.
“Ben venga se ci aiuta tutti a migliorare, dobbiamo guardare la cosa come una sfida, non come un problema. Il problema sarà se arriveremo a fine stagione a giocarci il campionato con lui, allora avremo un problema (ride). Fino ad allora credo che possa aiutarci a migliorare”, ha dichiarato l’ex pilota italiano.
Leggi anche:Borsoi: “Jorge Martin è il pilota più forte della MotoGP”Alex Marquez: “Marc in Gresini troverà l’ambiente di cui ha bisogno ora”MotoGP | Perché la Thailandia segna un prima e un dopo per Jorge MartinMotoGP | Perché Binder è una spanna sopra i piloti KTM nel 2023 Perché il titolo di Jorge Martin sublimerebbe il lavoro di Dall’Igna in MotoGP