L’azionista di maggioranza di McLaren ha finanziato le migliorie all’Artura. In cambio, la Casa ha venduto le sue Formula 1
La Artura rischia di diventare un buco nero per le risorse economiche della Casa di Woking. Come riportato da Autocar e confermato da un portavoce del marchio, McLaren ha venduto una parte della sua collezione di modelli storici per finanziare alcuni “importanti aggiornamenti tecnici” sulla sua super sportiva ibrida plug-in. Ma il vero problema è che il ricavato della vendita potrebbe non bastare.
La trattativa
In questo caso, l’azionista di maggiorata, il fondo sovrano del Bahrain Mumtalakat ha firmato un accordo per versare ulteriori 100 milioni di sterline (circa 116 milioni di euro) per consentire gli ingegneri di mettere a punto le migliorie tecniche all’Artura.
In cambio, McLaren ha venduto parte della sua collezione, anche se non sono stati specificati gli esemplari coinvolti nella trattativa. Come ammesso dalla stessa Casa, però, il management starebbe ricercando altri partner per portare a termine tutti i lavori.
Le difficoltà dell’Artura
Presentata a primavera 2021, l’Artura avrebbe dovuto raggiungere i primi clienti alla fine dell’anno scorso. Il suo lancio, però, è già stato rinviato alcune volte. Per esempio, lo scorso dicembre, McLaren aveva posticipato le consegne della supercar all’estate 2022 per i problemi dovuti alla crisi dei chip.
McLaren Artura, la prova in anteprima di Motor1.com
Qualche mese fa, invece, nel corso di alcuni test-drive con la stampa (come riportato da Autocar e Road and Track) si sono verificati alcuni inconvenienti importanti al motore e al software del veicolo.
McLaren ci tiene a precisare che queste problematiche saranno risolte prima che l’Artura finisca nelle mani dei clienti. Ma per finanziare il proprio futuro serve un “aiuto” dal passato.