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"Mai violato gli accordi": Cirelli rassicura Baic e lancia nuovi modelli

“Mai violato gli accordi”: Cirelli rassicura Baic e lancia nuovi modelli

“Con il gruppo Baic non c’è mai stato e non c’è alcun problema perché Cirelli ha sempre rispettato gli accordi in essere. Infatti, nelle carte di circolazione allegate ai modelli, è chiaramente riportato il nome di Baic come gruppo produttore. L’auto importata viene poi venduta al pubblico con il logo commerciale Cirelli, ma nelle comunicazioni ufficiali risulta sempre che Baic è il costruttore”.

Paolo Daniele Cirelli, presidente di Cirelli Motor Company, sgombra così il campo da ogni dubbio dopo che alla sua società era arrivata la richiesta di spiegazioni da parte proprio del colosso cinese Baic.

La richiesta di chiarimenti

A dar vita alla questione, un comunicato nel quale il big cinese faceva presente di “essere venuti a conoscenza che Cmc s.r.l. ha promosso i prodotti Baic sotto un nome diverso e senza la nostra autorizzazione”. “Ci teniamo a precisare – proseguiva la nota – che non abbiamo autorizzato alcuna attività del genere. Abbiamo già comunicato a Cmc s.r.l. di interrompere immediatamente qualsiasi attività relativa ai veicoli prodotti da Baic. Dr Automobiles Groupe e Baic Intl vogliono garantire che i consumatori e tutte le parti interessate siano consapevoli di questa situazione e che i loro diritti e interessi siano tutelati”.

La risposta dell’azienda

Precisa il presidente Cirelli: “A differenza nostra, altre aziende di Automotive hanno un accordo specifico con i cinesi per poter sostituire in tutto e per tutto il nome del produttore con il loro marchio, particolare che noi non abbiamo mai chiesto. La comunicazione divulgata ha, purtroppo, creato un po’ di confusione ma crediamo fermamente che il lettore abbia compreso esattamente la nostra posizione. Da parte di Cirelli, comunque, nessuna intenzione di procedere attraverso azioni legali”.

Piani di sviluppo e novità in arrivo

L’azienda, intanto, si prepara a lanciare nuovi modelli e ampliare la rete commerciale che conta oggi su una cinquantina di concessionari. “Abbiamo archiviato molto positivamente il 2023 e c’è la ferma volontà di allargare la rete vendita anche al Sud del Paese”, afferma Cirelli, la cui società importa automezzi anche da Dongfeng e Swm. I veicoli in arrivo dalla Cina approdano nel centro di ricerca e di sviluppo di Bergamo, dove vengono preparati e resi idonei alla omologazione prevista in Europa.

Sul trampolino di lancio, intanto, ci sono i modelli Cirelli 2 Plus e Cirelli 3 Standard, a cui seguiranno i Cirelli 4 Plus, Cirelli 6 e Cirelli 9 sempre con riportati, nei documenti, i dettagli della provenienza e della fabbricazione in Cina. Si tratta di veicoli a benzina e bifuel con motori Mitsubishi. Per la Cirelli full electric sono in corso riflessioni.

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