L'Alfa Romeo Giulia compie 8 anni e il marchio deve ancora trovare la sua strada per il futuro
Tutto in pompa magna per il rilancio di un marchio automobilistico mitico. È quello che è successo il 24 giugno 2015, quando il compianto Sergio Marchionne ha organizzato un grande evento per svelare finalmente la versione di serie della tanto attesa Alfa Romeo Giulia. Con l’eccezionale canto di Andrea Bocelli, FCA non solo ha mostrato una nuova vettura, ma ha fatto conoscere al mondo le sue intenzioni di rilancio di questo marchio automobilistico.
Dalla sua introduzione nel primo semestre del 2016, il Biscione ha venduto circa 160.000 unità principalmente in Europa, Nord America e alcuni Paesi dell’Asia e del Medio Oriente. Anche se non ha mai raggiunto gli ambiziosi obiettivi, la Giulia si è dimostrata un prodotto chiave, altamente competitiva.
E adesso?
La domanda che molti alfisti si pongono è: ci sarà o meno una sostituta e quanto velocemente Alfa Romeo continuerà a espandere la sua gamma? Dal momento che la domanda di berline continua a calare (tranne in Cina), è difficile immaginare una Giulia di prossima generazione ancora tale.
L’anno scorso sono state vendute in tutto il mondo 1,2 milioni di berline premium del segmento D, con un calo del 2%. Sebbene i volumi siano aumentati del 5% in Cina, dove hanno rappresentato il 43% del totale globale, sono cresciuti a malapena in USA-Canada (+1%) e sono calati del 25% in Europa, il terzo mercato.
Sembra che il marchio si stia concentrando sulla linea di SUV/crossover. Dopo l’introduzione del Tonale nella seconda metà del 2022, il marchio dovrebbe proporre un SUV più piccolo per contrastare concorrenti del calibro di MINI Countryman, Volkswagen T-Roc, ecc. Dopo tutto, il Tonale ha rappresentato il 67% delle nuove immatricolazioni del marchio in Europa tra gennaio e maggio di quest’anno, secondo gli ultimi dati rilasciati da JATO Dynamics.
Le lezioni apprese
La Giulia è un prodotto fantastico. Quando è stata presentata, aveva motori all’avanguardia e una piattaforma molto moderna. Il design era ed è ancora molto accattivante e rispetta l’identità del marchio senza essere troppo esagerato. Le recensioni della stampa sono state piuttosto buone e in generale si tratta di una berlina in grado di competere con i giganti tedeschi.
I timidi risultati commerciali devono essere visti come un test iniziale che ogni marchio che voglia competere nei segmenti premium deve affrontare. Si spera che il marchio abbia compreso le dinamiche della clientela e le sue mutevoli preferenze. Nel frattempo, è quasi certo che l’attuale generazione della Giulia diventerà un’altra auto iconica nei prossimi decenni.
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L’autore dell’articolo, Felipe Munoz, è Automotive Industry Specialist di JATO Dynamics.