Era il 1995 quando si mostrò il concept a Francoforte e il 1998 quando arrivò sul mercato. Ora, con la Iconic Edition, si chiude il cerchio in edizione limitatissima. Ma la sua nascita fu a rischio: se è arrivata è solo grazie a Ferdinand Piech
Dopo 25 anni di onorata carriera, l'Audi TT si appresta a uscire di produzione. E ci dà il suo addio col debutto di una serie limitatissima – in Italia arriveranno solo 5 esemplari – della TT RS Iconic Edition, mossa dallo storico motore 2.5L a cinque cilindri.
“Storico”, ma che in realtà è relativamente recente per questo modello. Sì, perché prima di lui c'era il VR6. Ed è importante sottolineare che non fosse un normale “V6”, ma un “VR6”: un 3.2L a sei cilindri a V, a testa stretta – uno dei grandi amori di Piech, Presidente di Audi al momento della progettazione della TT come concept nel 1995 e anche al suo debutto nel 1998.
La sua storia però è particolarmente travagliata, per un pelo avremmo potuto non vederla mai in versione stradale prodotta in serie. E questo nonostante l'enorme successo che riscosse il prototipo al Salone di Francoforte 1995. Nessuno dei piani alti di Audi infatti credeva nel progetto perché “troppo futuristico” – e sembra assurdo ma ha senso, perché se qualcosa è troppo avanti coi tempi difficilmente verrà compreso, rischiando un flop commerciale e un apprezzamento solo “postumo” – cioè quando ormai è troppo tardi.
Piech però non ne voleva sapere: credeva fermamente nella TT come filosofia progettuale e portò avanti il progetto quasi di nascosto in USA. Nel 1998 arrivò sul mercato come un fulmine a ciel sereno, e sotto una linea all'avanguardia ma non esasperata nascondeva una serie di chicche tecniche veramente particolari.
Infatti, è con l'Audi TT che fanno il loro debutto ad esempio il cambio DSG fino a quel momento adoperato solo nelle corse, il telaio in alluminio a zone differenziali per bilanciare al meglio possibile i pesi, e anche il già citato motore 3.2L VR6 aspirato che la accompagnerà per le prime due generazioni.
E un'altra cosa: sapevate che alla sua nascita era sovrasterzante, a tal punto da costringere Audi ad effettuare un maxi-richiamo per modificare l'assetto, gli angoli, il software e anche ad aggiungere uno spoiler posteriore per cercare di tenere più stabile il retrotreno?
Sostanzialmente si resero conto sul finire del 1999 che a velocità molto sostenute, superiori ai 210 km/h (che per noi significa pista ma per la Germania nulla più di una normale Autobahn), il retrotreno si alleggeriva mandando l'auto in sovrasterzo e, nei casi peggiori, in testacoda. Il richiamo fu enorme e le modifiche parecchio profonde, con tanto di spoiler, barre antirollio inspessite e barra duomi – quest'ultima di serie dal 2000.
Audi TT (2000) – da notare lo spoiler posteriore aggiunto dopo il maxi-richiamo
La TT si è evoluta in tre generazioni complessive, con l'attuale nata nel 2014. Sarà proprio lei a chiudere il cerchio della sportiva compatta dei Quattro Anelli, non senza aver portato con sé una lunga lista di innovazioni tecniche e chicce ingegneristiche divenute poi uno standard per molti modelli del gruppo Volkswagen – a partire dal cambio DSG.
L'ultima versione di chiusura, la Iconic Edition, si basa sulla TTRS Coupé con il tradizionale 2.5L a 5 cilindri Audi da 400 CV di potenza che scalpita sotto il cofano. Sarà prodotta in un numero limitatissimo di esemplari: per avere un'idea, solo cinque saranno destinate all'Italia. Se siete innamorati della TT e volete rendere omaggio alla sua storia durata 25 anni, questo è siucuramente il momento di farlo.
Audi TTRS Iconic Edition 2023 (a sinistra) & Audi TT Concept 1995 (a destra)
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