La Fiat chiude lo storico stabilimento polacco di Bielsko Biala
La storia. Nata come Fabryka Samochodów Małolitrażowych (conosciuta con la sigla FSM) negli anni sessanta come fabbrica polacca di automobili era specializzata in piccole vetture. L’accordo con la Fiat a metà degli anni ’70 potrò alla produzione di 126 con un ritmo intensivo: venivano prodotte quelle per il mercato europeo e quelle “Polska” per il mercato polacco. Si può dire che la 126 fu l’auto di motorizzazione di massa della Polonia: affettuosamente veniva chiamata “Maluch” (piccola). Ala fabbrica avrebbe dovuto poi produrre un’altra utilitaria, simile alla Twingo, ma se ne fecero solo prototipi. Privatizzata negli anni novanta venne rilevata nel 1992 dalla Fiat e divenne una delle sedi di Fiat Auto Poland. La crisi è iniziata nel 2018 quando la Fiat ha annunciato lo stop ai motori diesel per le Panda.
La crisi dei motori termici. La decisione di chiudere lo stabilimento, come specifica la stampa locale, è legata alle nuove norme Ue sulle emissioni, nonché del calo degli ordini. A Bielsko vengono prodotti i motori 1.3 Multijet nonché i Firefly europei. I vertici di Stellantis hanno deciso di ritirarsi lentamente dalla produzione di motori a combustione interna, la produzione di questi propulsori terminerà entro il 2030. L’impianto non smetterà di funzionare immediatamente: la produzione proseguirà per i motori a benzina fino alla fine di marzo e per quelli diesel fino a maggio.
Per la riconversione si fa avanti il gruppo di armamenti Zbrojeniowa. Secondo alcune indiscrezioni lo stabilimento sarebbe nel mirino di Polska Grupa Zbrojeniowa, una delle più grandi aziende di difesa in Europa, il settantesimo più grande gruppo di armamenti al mondo che impiega oltre 18.000 persone. Ha ordini per migliaia di veicoli per l’esercito.
Stellantis punta su Tychy. L’enclave Fiat dell’Est Europa, ha un ruolo sempre più strategico nell’orbita di Stellantis. Nello stabilimento polacco a sud di Katowize, regione della Slesia, lo scorso 7 settembre è stata avviata la produzione della Nuova Fiat 600e. L’impianto ha una tradizione d’avanguardia sul fronte tecnologico: nel 2003 per l’assemblaggio della seconda generazione Panda venne dotata di attrezzature evolute, tra cui 380 robot per la saldatura. Può produrre fino a 600 mila veicoli l’anno. Attualmente qui nascono la Fiat 500 (quella termica, anche ibrida), la Lancia Ypsilon (anche Hybrid) e la Jeep Avenger in versione full-electric e a benzina, fra qualche mese pure nella variante mild-Hybrid. Da pochi mesi anche la Nuova 600e e nel 2024 verrà avviato il ciclo industriale del terzo urban-crossover, il B-Suv targato Alfa Romeo. E con i nuovi modelli si tornerà al massimo della capienza produttiva.