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Kei car Suzuki: come sono da guidare, impressioni di guida, dimensioni, dati, opinioni

Partiamo dalle basi e cominciamo col dire che cosa sono le tre Suzuki (Hustler, Lapin e Wagon R Smile) protagoniste di questo articolo: le kei car sono una categoria di veicoli leggeri venduti sul mercato giapponese e accomunati da caratteristiche ben precise (definite per legge) riguardo misure, cilindrata e potenza del motore.

Un terzo del mercato giapponese. Nate nell’immediato secondo dopoguerra per dare una risposta accessibile e concreta alle esigenze di mobilità privata di quel Sol levante che si stava rialzando dal conflitto, queste mini-automobili hanno finito per rappresentare una parte sostanziale del mercato locale: oggi possiamo quantificarla, punto più punto meno, in oltre un terzo delle immatricolazioni di auto nel Paese.

Kei car: abbiamo guidato tre mini-auto della Suzuki a Yokohama

Oligopolio a quattro. Nel corso degli ultimi anni della loro storia, questa vera e propria specie endemica dell’Estremo oriente ha visto un processo di fortissimo consolidamento del settore. Che ha portato a una situazione di oligopolio in mano a quattro soli costruttori: Daihatsu, Honda, Mitsubishi-Nissan e Suzuki, per l’appunto. Tutte le altre case se le fanno costruire su licenza da loro. Una concentrazione che, tuttavia, non ha avuto l’effetto collaterale di impoverire il ventaglio dell’offerta, ancora molto variegata.

Simili dentro, diverse fuori. La Hustler, la Lapin e la Wagon R Smile costituiscono una dimostrazione evidente di tutto questo: accomunate per buona parte della meccanica (motore 660 tre cilindri e cambio Cvt sono un fattore comune a tutte e tre, anche se la Lapin non ha il mild hybrid delle altre due), rappresentano interpretazioni diversissime del ruolo di kei car.

Tokyo, salone e dintorni: il vlog del nostro viaggio in Giappone!

Domande e risposte. La prima è una crossoverina simpatica e ammiccante che viene proposta anche con la trazione integrale permanente (e che con i suoi interni perfettamente simmetrici è pronta, in teoria, anche per l’esportazione); la seconda è una sorta di “take” tutto giapponese sull’idea della piccola nostalgica tipo Mini o Fiat 500; la terza è una mini-monovolume incredibilmente spaziosa per gli ingombri esterni (3,4 metri di lunghezza). Arriveranno mai in Italia? Forse: in Suzuki ci stanno pensando. Come sono da guidare? Ve lo raccontiamo in questo nostro video realizzato sulle strade di Yokohama.

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