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Ford, trattativa con BYD per l’impianto di Saarlouis

Lo stabilimento tedesco in cui l'Ovale blu costruirà fino al 2025 la compatta Focus potrebbe passare nelle mani del colosso cinese

Ford, trattativa con BYD per l’impianto di Saarlouis

E’ in piedi una trattativa concreta tra Ford e BYD per il trasferimento di proprietà dello stabilimento tedesco di Saarlouis, attualmente in mano alla casa automobilistica dell’Ovale blu ma recentemente finito nel mirino del colosso cinese. Ricordiamo che il marchio statunitense ha già annunciato che la produzione locale della Focus terminerà nel 2025, una mossa che fa parte della più ampia strategia di riduzione della gamma di veicoli in Europa volta ad aumentare il focus del brand su auto e veicoli commerciali leggeri elettrici.

Il futuro della fabbrica di Saarlouis è stato messo in discussione da Ford lo scorso giugno, quando la società ha preferito scegliere il suo stabilimento di Valencia, in Spagna, per costruire i suoi veicoli elettrici di nuova generazione. Secondo quanto riferito dal Wall Street Journal, la trattativa tra Ford e BYD sarebbe ancora in fase preliminare, e il suo esito non è scontato: i dirigenti del marchio statunitense hanno in programma di recarsi in Cina la prossima settimana per discutere la potenziale vendita alla controparte asiatica, ma non è da escludere una fumata nera al termine delle discussioni. Particolarmente interessati al destino dell’impianto sono gli oltre 4.600 dipendenti impiegati localmente e che da mesi non sanno che terre calpesteranno in un futuro ormai imminente: lo stesso quotidiano spiega che Ford sta anche valutando l’interesse di circa 15 potenziali investitori, ma in questo caso i termini di un qualsiasi potenziale accordo non sono noti.

Ford, migliaia di lavoratori a rischio in Europa

Come ricordato da Autonews, Ford e il governo regionale del Saarland hanno concordato lo scorso settembre di collaborare alla ricerca di nuovi investitori per l’impianto, con una decisione finale su un eventuale acquirente che dovrà essere approvata da entrambe le parti. Solo qualche mese dopo, per la precisione a dicembre dello scorso anno, il ministro dell’Economia della stessa regione tedesca Juergen Barke aveva dichiarato che una platea di potenziali acquirenti aveva manifestato interesse, anche se i dettagli non erano stati resi noti.

FP | Andrea Trezza RIPRODUZIONE RISERVATA

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