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Ferrari, utili e ricavi da primato: riviste al rialzo le stime per il 2023

Ricavi che sfiorano gli 1,5 miliardi di euro e un utile netto di oltre 334 milioni. Sono questi i numeri da primato di Ferrari, società controllata dalla Exor della famiglia Elkann-Agnelli, che ha chiuso il secondo trimestre 2023 con ricavi netti in aumento a 1,474 miliardi di euro (+14,1% a/a) e consegne totali pari a 3.392 unità, sostanzialmente invariate rispetto al secondo trimestre 2022 e in linea con i piani per l’anno. Tra gli altri risultati finanziari rilevanti l’Adjusted Ebitda è pari a 589 milioni di euro (+31,9%), l’Adjusted Ebit a 437 milioni, (+35,4%), che corrispondono a un margine rispettivamente del 40% e del 29,7% nel trimestre. L’utile netto adjusted è pari a 334 milioni di euro (+33%), l’utile diluito per azione è pari a 1,83 euro. Nel semestre i ricavi sono dunque pari a 2,903 miliardi di euro (+17%), le consegne a 6,959 unità (+4%) e l’utile netto a 631 milioni (+29%).

Stime riviste al rialzo

Alla luce di questi risultati, Ferrari alza le stime per il 2023. I ricavi sono attesi a 5,8 miliardi (5,7 miliardi la stima precedente), l’ Ebitda a 2,19-2,22 miliardi pari a un margine del 38% (2,13-2,18 stime precedente), l’Ebit a 1,51-1,54 miliardi (1,45-1,5 mld) pari un margine del 26%. Il Free cash flow industriale è atteso a 900 milioni di euro. «Il secondo trimestre si è chiuso con dei risultati finanziari eccezionali, contraddistinti da elevata marginalità. Le consegne nel periodo riflettono un ricco mix prodotti, mentre continuiamo a gestire un portafoglio ordini molto forte in tutte le aree geografiche. La decisione di rivedere al rialzo le previsioni è stata sostenuta in particolare da un contributo delle personalizzazioni sorprendente», ha commentato il Ceo, Benedetto Vigna. «L’innovazione è al centro di Ferrari e continua a trainare la nostra crescita e risultati, come l’indimenticabile vittoria a Le Mans».

In Borsa

A Piazza Affari poco mosso il titolo Ferrari (-0,03%) che ha recuperato dopo il netto calo nel giorno dei conti che segnano ricavi e utile in crescita e le stime riviste al rialzo. Sempre nella galassia Exor, vola invece Iveco (+9,2%), dopo che nel trimestre il gruppo ha segnato ricavi e utile in crescita e ha alzato le prospettive per l’anno. Qui, le quotazioni ni tempo reale.

I mercati e i modelli

Il livello delle consegne – spiega la Ferrari – riflette i programmi di allocazione di volumi, aree geografiche e mix per trimestre, a fronte di un portafoglio ordini molto solido. Di conseguenza, la regione Emea (Europa e Middle East) ha registrato un aumento del 17,3%, le Americhe hanno subito una flessione del 17,5%, la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan sono rimaste pressoché in linea con l’anno precedente e la regione Resto dell’Apac (Asia Pacifico) è diminuita del 15,6%. Le consegne sono state trainate dalla 296 Gtb, dalla Roma e dalla Portofino M, mentre la 296 Gts e la 812 Competizione A erano in fase di avvio progressivo. Nel corso del trimestre sono iniziate le prime consegne della Purosangue e le allocazioni della Daytona SP3 sono proseguite come da piani. Nella gamma prodotti del trimestre sono compresi nove modelli con motore a combustione interna e quattro modelli a motorizzazione ibrida. Le consegne di questi ultimi hanno raggiunto il 43% del totale, e sono raddoppiate rispetto all’anno precedente.

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