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Ferrari, ecco perché per Vasseur non serve una versione B della macchina

La Ferrari che viaggia verso Baku è in una condizione opposta rispetto a un anno fa. Attualmente la media della classifica costruttori è di appena 9 punti a gara, tuttavia non rispecchia le reali prestazioni, sebbene modeste, specie nei primi due Gp. Nessuno a Maranello è contento della situazione tecnica ma c’è la forte convinzione di aver per lo meno intrapreso una strada giusta in termini di comprensione dell’auto per farla crescere. Vasseur ha spiegato che la SF-23 non avrà una versione B perché dovrà migliorare in ogni area del pacchetto prima di decidere «cosa tenere sulla vettura 2024 e cosa lasciare».

I test pre-campionato hanno generato una certa tensione poiché dopo aver scoperto che l’auto era meno pronta delle attese: si temeva di dover affrontare prime gare molto complesse, in un territorio sconosciuto. In effetti, è sembrato di aver visto due versioni della SF-23, due auto differenti, una in qualifica e una in gara, ma Fred non è totalmente d’accordo, per lo meno pensando all’Australia: «Non penso che abbiamo visto due macchine diverse, nella qualifica di Melbourne non abbiamo estratto il potenziale mentre in gara, lo svolgimento e la prima bandiera rossa ci sono stati sfavorevoli. Carlos ha dovuto superare di nuovo tante macchine, e il passo non era eccezionale, ma comunque buono. Penso che abbiamo fatto bene in gara, ma non in qualifica. A volte 1 o 2 decimi fanno la differenza».

Se è vero che Verstappen ha relativamente passeggiato, risparmiando a un certo punto della gara 2-3 decimi di motore, è anche vero che la Ferrari ha dimezzato il distacco in gara, passando da 1’’3 secondi al giro di Jeddah a circa 6 decimi lordi, prima di tutto grazie ad un miglior set-up. I l fondo di nuova specifica testato in Arabia e introdotto su entrambe le monoposto ha prodotto esiti positivi, in particolare riducendo il saltellamento e aumentando il carico complessivo. Il che ha generato una maggiore aggressività dei piloti: «A Melbourne abbiamo migliorato il bilanciamento complessivo, e se i piloti possono essere più aggressivi è possibile guadagnare facilmente 1 o 2 decimi». Il fatto che il fondo rivisto abbia funzionato ha fatto tirare un sospiro di sollievo agli ingegneri, non tanto per il guadagno significativo, quanto perché l’auto ha risposto in maniera più coerente rispetto alle simulazioni.

Su questo il team principal ha anche confermato l’ottimo lavoro svolto a Maranello da Carlos Sainz questa settimana, lo spagnolo fino all’incidente con Alonso ha probabilmente disputato una delle gare più convincenti in Ferrari.«Altrettanto farà Leclerc nella settimana dopo Pasqua» ha aggiunto Vasseur. Potrebbe anche essere l’occasione per una grigliata con i ragazzi del team, un rito a cui Charles non manca mai quando può. Nonostante tutte le difficoltà, i dati mostrano che l’indice della Ferrari di Melbourne è in rialzo, l’auto è sembrata potenzialmente la meno lontana dalla Red Bull anche pensando all’utilizzo del Drs, evidenziato dal facile sorpasso su Hamilton, che continua a far discutere la concorrenza. «La differenza era più grande l’anno scorso rispetto a ora. Speravamo di compensare ancora un po’ di più (in efficienza ndr), ma il gap era più grande nel 2022. Dobbiamo migliorare perché loro stanno facendo qualcosa di diverso e molto buono».

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La «potenza di fuoco» della RB19 quando spalanca l’ala posteriore rimane oggetto di studio. Vasseur ha parlato di adattamenti alla pista, appare quindi possibile che a Baku vedremo ali con un disegno più sottile che migliorino l’efficienza della SF-23. Ferrari è in lotta con Mercedes e Aston Martin per la seconda posizione ma la strada per recuperare punti non è in discesa, si guarda a Red Bull che resta l’obiettivo.I tecnici a Milton Keynes dovranno scontare la penalità sugli sviluppi (-10% delle ore in galleria del vento e nelle simulazioni), Vasseur non ha nascosto critiche alla sentenza sul budget cap: «Resto convinto che la penalità sia leggera se si considera lo sviluppo di una stagione che vale 1 secondo, tagliare il 10% costa forse 1 decimo, e poi i soldi che non spendi in sviluppo li puoi spendere altrove. Non sto cercando scuse, ma se mi chiedete se la penalità sia leggera dico di sì». Parlando di ore in galleria, Ferrari fino al prossimo rilevamento in classifica, avrà il 15% di monte ore di sviluppo in più della Red Bull ma il 5% in meno dellla Mercedes e ben il 25% in meno dell’Aston Martin.

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