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FE | Trionfo Maserati: Gunther batte Rowland e vince a Tokyo

Porsche, Andretti, Jaguar, McLaren e ora Maserati. L’inizio della Season 10 di Formula E regala emozioni e tanti vincitori differenti, con cinque squadre capaci di centrare il successo in altrettanti appuntamenti. L’alba italiana si apre con i colori del Tridente, perché in Giappone è proprio Maserati a centrare il trionfo di tappa con una gara ben gestita da parte di Max Gunther, capace di bissare la vittoria dell’anno scorso in Indonesia regalando il secondo successo in categoria al team dopo il cambio d’identità.

Una gara gestita magistralmente da parte del tedesco, nonostante la posizione persa allo spegnimento dei semafori su Edoardo Mortara dopo essere partito dal lato sporco della griglia. Su una pista tortuosa dove è decisiva la qualifica e la track position, altrettanto fondamentale era la gestione della batteria e il timing ideale in cui sfruttare gli attack mode. Da questo punto di vista, il box Maserati ha letto la corsa in maniera perfetta, soprattutto dopo la Safety Car intervenuta dopo una ventina di giri.

Gunther, che in quel momento si trovava secondo dopo aver sopravanzato nuovamente Mortara proprio nel primo giro di attack mode, ha poi trovato il sorpasso decisivo sul poleman Oliver Rowland nel corso del venticinquesimo giro, quando il britannico stava provando a gestire la batteria. Il tedesco ha subito tentato l’allungo e quel piccolo tesoretto è stato fondamentale, perché gli ha permesso di creare quel gap necessario per sfruttare il secondo periodo di attack mode e rimanere comunque al comando.

fe | trionfo maserati: gunther batte rowland e vince a tokyo

Maximilian Gunther, Maserati Racing, Maserati Tipo Folgore, Jake Dennis, Andretti Global, Porsche 99X Electric Gen3, Sergio Sette Camara, ERT Formula E Team, ERT X24, the remainder of the field at the start

Foto di: Alastair Staley / Motorsport Images

Se prima della seconda attivazione il portacolori della Maserati aveva cercato di spingere per costruire il delta necessario per restare in testa, nelle fasi successive si è invece visto l’approccio opposto, ovvero massima gestione per salvare batteria e recuperare l’energia spesa precedentemente. Una condotta di gara oculata che gli ha poi permesso di tagliare il traguardo davanti a tutti con circa sette decimi proprio su Rowland.

Chiaramente Nissan esce dall’appuntamento di casa con tante soddisfazioni, grazie alla pole e il terzo podio consecutivo, ma non manca qualche rimpianto perché la vittoria era distante solo pochi decimi. Quello impostato da Rowland è stato un ePrix molto tattico, volto a mantenere il gruppo compatto dopo la pole conquistata al mattino, in particolare nella prima parte di gara: gli unici momenti in cui ha tentato l’allungo sono stati quelli necessari per attivare il boost di potenza extra, costruendo il gap necessario per rimanere in testa.

Tuttavia, rimanere così a lungo in testa, anche su un tracciato cittadino ha pesato negativamente sulla carica residua, tanto che verso metà gara il britannico poteva contare su una percentuale di batteria inferiore rispetto a Gunther. È stato proprio in una fase di gestione dopo la Safety Car che il portacolori della Maserati è stato in grado di sorprendere Rowland e prendere il comando della corsa, costruendo le basi per il successo di tappa. Al di là del rammarico per aver mancato la vittoria dopo aver centrato la pole, per il pilota della Nissan si tratta comunque del terzo podio consecutivo dopo quelli dell’Arabia Saudita e del Brasile.

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Oliver Rowland, Nissan Formula E Team, Nissan e-4ORCE 04, Maximilian Gunther, Maserati Racing, Maserati Tipo Folgore

Terzo gradino del podio per Jake Dennis, bravo a recuperare subito una posizione al via scattando dalla parte pulita della griglia. Nonostante qualche duello al limite, Andretti ha sfruttato molto bene anche la presenza del compagno di squadra Norman Nato, in particolare dopo la Safety Car. Il francese, che in quel momento si trovava proprio alle spalle di Dennis, ha aperto il gap in modo tale che il campione del mondo in carica potesse attivare l’attack mode e restare al quarto posto. Sfruttando poi un duello tra Rowland e Antonio Felix da Costa, Dennis ha poi recuperato la posizione proprio sul portoghese della Porsche, guadagnando così l’ultimo gradino del podio.

Quarto e quinto posto proprio per le due vetture del marchio tedesco, con Da Costa che ha preceduto il compagno di casacca Pascal Wehrlein. Il tedesco, che ora si ritrova a pari punti in testa alla classifica del mondiale assieme a Nick Cassidy, è stato autore di una gara altalenante. Nonostante avesse fosse in una posizione di relativo vantaggio nella gestione degli attack mode, un duello con Dennis gli ha fatto perdere diverse posizioni danneggiando anche l’ala anteriore. Wehrlein ha poi tentato la rimonta, chiudendo però solamente al quinto posto.

Mortara, che aveva conquistato il secondo posto proprio ai danni di Gunther alla partenza scattando dal lato pulito della griglia, aveva concluso al sesto posto, ma è stato squalificato dopo la gara per eccesso di energia. La squalifica ha promosso Nico Muller della ABT in sesta posizione, autore di buona prestazione sin dalla qualifica, portando a casa punti importanti per il team tedesco. Settimo un Nick Cassidy a due facce: negativo in qualifica, tanto che partiva dalle ultime file dello schieramento, ottimo in gara, recuperando fino al settimo posto, per quanto sia stata una giornata in cui le Jaguar non hanno impressionato.

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Jake Dennis, Andretti Global, Porsche 99X Electric Gen3, Nick Cassidy, Jaguar TCS Racing, Jaguar I-TYPE 6

Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images

È stata una giornata difficile per il compagno di squadra Mitch Evans, che ha concluso quattordicesimo  dopo essersi fermato per sostituire l’ala anteriore in seguito a un contatto con Robin Frijns in un tentativo di sorpasso fin troppo al limite. I detriti hanno spinto la direzione gara a far entrare la Safety Car, allungando così la corsa di altri due giri. Ottavo Robin Frijns, nonostante abbia concluso la corsa senza l’ala anteriore a causa di un contatto con Norman Nato: al pilota Andretti è stata inflitta una penalità di cinque secondi che lo ha estromesso dai punti.

Molto bene Sergio Sette Camara con la ERT che, su un circuito più tortuoso dove la gestione dell’energia conta meno che in altri appuntamenti, ha portato a casa un bel piazzamento a punti dopo il buon quarto posto in qualifica. A completare la zona punti in decima posizione c’è la seconda Nissan di Sacha Fenestraz.

Fuori dalla top ten le due DS di Vergne e Vandoorne, così come le due McLaren di Sam Bird, vincitore in Brasile, e Jake Hughes, con quest’ultimo suo malgrado protagonista di un lungo contro le barriere dopo un contatto con Lucas di Grassi.

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