Il CEO Lancia Luca Napolitano ha pubblicato su Linkedin un post che dà appuntamento al 28 novembre per parlare del design della Casa
Il 2024 sarà l’anno della ripartenza di Lancia, da anni basata sulla sola Ypsilon venduta unicamente in Italia, pronta a presentare 3 nuovi modelli, uno ogni 2 anni a partire proprio dal 2024. I nomi li conosciamo già e si rifanno ai grandi successi della Casa: Delta, Aurelia e la nuova Ypsilon.
Ma come saranno le nuove Lancia? Quale sarà il loro stile? Per ora tutto tace ma i primi indizi potrebbero arrivare tra poco più di un mese. In un post su Linkedin infatti Luca Napolitano, CEO Lancia, ha dato appuntamento al 28 novembre 2022 per “Il primo evento del Rinascimento di Lancia”, accompagnato da un’immagine dove capeggia la scritta “Lancia Design Day”.
Tradizione e innovazione
Nell’immagine si intravvede quella che sembra essere la punta di una lancia, richiamo al nome della Casa. Possibile quindi che il primo step per il rinascimento passerà dal nuovo logo, per sottolineare il nuovo inizio e il viaggio verso la mobilità elettrica, come fatto negli ultimi tempi da numerosi brand.
Lancia Aurelia SUV, il nostro render
Il profilo appuntito potrebbe anche suggerire alcuni spunti del design delle future Lancia, che avranno nella Aurelia la loro ammiraglia, un SUV di circa 5 metri che in alcuni punti dovrebbe richiamare lo stile del passato della Casa torinese. Secondo voci raccolte qualche mese fa verrà prodotta nello stabilimento di Melfi al fianco della controparte marchiata DS e sarà basata sulla piattaforma STLA Medium di Stellantis, nata per dare vita ad auto con lunghezze comprese tra 4,35 e 5 metri e capace di ospitare pacchi batteria con potenze comprese tra 87 e 104 kWh, con autonomia stimata fino a 700 km.
Si parte con la Ypsilon
Se così fosse la Ypsilon 2024 sarà disponibile in versione 100% elettrica, con anche motorizzazioni benzina dedicate solo ad alcuni mercati. Proprio lei potrebbe essere la protagonista del Design Day, con una prima idea di quello che sarà il suo stile. Non ci resta che aspettare.