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È stata prodotta l'ultima Audi TT della storia

La fabbrica ungherese di Györ ha sfornato l'Audi TT numero 662.762. Quella che chiude la storia della sportiva tedesca dopo 25 anni

è stata prodotta l'ultima audi tt della storia

Addio Audi TT. Sapevamo che il momento sarebbe arrivato. Quel momento è arrivati ieri quando, dallo stabilimento di Goyer (Ungheria), è uscito l’ultimo esemplare della coupé sportiva dei quattro anelli. Poi basta. Stop. Niente più TT.

Si conclude così dopo 25 anni di carriera – la prima generazione è stata prodotta il 18 febbraio 1998 – la storia dell’Audi TT. Un modello che non ha certo mai fatto registrare numeri altissimi come vendite (sono state 662.762) ma che ha rappresentato un punto di riferimento nel panorama della piccole coupé (e roadster) sportive. Con la particolarità della trazione anteriore.

Audi TT, la storia

Nel panorama delle “piccole” sportive premium alla fine degli Anni ’90 c’è di che scegliere: gli appassionati di roadster di aspetto classico possono puntare sulla BMW Z3, i sofisticati sulla prima coupé-cabrio del settore, la Mercedes SLK, mentre chi vuole qualcosa di più insolito e originale dal ’98 ha a disposizione l’Audi TT.

La compatta dei Quattro Anelli non nasce da una base particolarmente sofisticata, visto che sorge sul pianale dell’Audi A3, che poi è quello della Golf IV, ma si stacca dalle rivali per la trazione anteriore o integrale e l’offerta delle due distinte varianti Coupé e Roadster (BMW offrirà una coupé “chiusa” soltanto qualche anno dopo). Senza dimenticare il design.

La prima generazione (8C/2N), lunga appena 4 metri, ha forme tonde e levigate con una simmetria quasi perfetta tra anteriore e posteriore, oltre a non pochi richiami alle storiche Auto Union da corsa. L’abitacolo della coupé ha 2+2 posti di cui i posteriori molto sacrificati, e il portellone. La gamma iniziale è composta da varianti del 4 cilindri 1.8 Turbo a 5 valvole per cilindro e parte direttamente con quella da 180 CV, a trazione anteriore oppure integrale con giunto Haldex, per proseguire con quella a doppio intercooler da 225 CV, cambio a sei marce e trazione quattro.

Audi TT prima serie

Queste prime Audi TT sono veloci, superano i 220 km/h e arrivano a oltre 240, con uno scatto 0-100 km/h in 7,8 secondi per la meno potente e 6,4 per l’altra, ma la forma della carrozzeria rende l’auto suscettibile di alleggerimenti ad alta velocità. Per questo, nel ’99 la Casa monta uno spoiler fisso sulla coda e rivede l’assetto, aggiungendo anche l’ESP di serie, e modifica nello stesso mod gli esemplari già venduti con una campagna di richiamo.

Nello stesso anno debutta l’Audi TT Roadster, con due posti secchi e la capote in tela, mentre nel 2000 arriva una motorizzazione un po’ meno spinta, da 150 CV (poi 163) e con la sola trazione integrale. Per tutti i motori è disponibile anche un cambio Tiptronic, ma i manuali vanno decisamente per la maggiore.

Nella primavera del 2003, a TT diventa una delle prime auto in assoluto a introdurre il cambio a doppia frizione DSG, in combinazione con il motore V6 3.2 da 250 CV che diventa il top di gamma. Nel 2005, al momento di uscire di scena, la prima TT saluta gli appassionati con la versione speciale Club Sport, serie limitata da meno di 1.000 esemplari unicamente coupé: ha un motore 1.8T potenziato a 240 CV, un asseto rivisto e un peso ridotto di 75 kg eliminando ruota di scorta e sedili posteriori. Accelera da 0 a 100 in 5,9 secondi.

Audi TT prima serie, gli interni

La seconda si fa matura

L’Audi TT segue l’evoluzione dei modelli “donatori”, A3 e Golf, nel passaggio alla generazione successiva, quella del 2006, acquisendo il nuovo telaio con sospensioni posteriori a 5 bracci su tutta la gamma e dimensioni un po’ più generose, con lunghezza che passa a 4,2 metri: specifica invece, la scocca, 2/3 in alluminio e 173 in acciaio bilanciare il peso. La linea si fa meno giocosa e più matura, pur conservando una certa ispirazione nelle forme generali, e lo spoiler fisso aggiunto sulla precedente lascia il posto a uno a fuoriuscita automatica comandabile anche manualmente.

Audi TT seconda serie

Lanciata nuovamente come coupé prima e come Roadster in un secondo momento, offre ancora motori turbo ma più sofisticati e potenti: il nuovo 1.8 a iniezione diretta TFSI ha 160 CV ed è accompagnato da una 2.0 con 200 CV, per entrambe ci sono a richiesta una trazione quattro evoluta con un nuovo giunto Haldex, mentre per i cambi si può scegliere un manuale standard o a corsa ridotta oppure il DSG. Al vertice si ripropone il 3.2 V6 da 250 CV rigorosamente DSG e quattro. Su questa generazione esordisce anche un motore turbodiesel 2.0 TDI common rail da 170 CV che arriva con la trazione integrale di serie.

Sempre alla seconda generazione di TT tocca anche il compito di far debuttare le sospensioni a controllo elettronico Magnetic Ride (di serie solo sul V6 inizialmente) e la prima versione ad alte prestazioni, la TTS, ottenuta portando il 2.0 TFSI a 272 CV e corredandolo di trazione integrale e cambio DSG. Stesso contorno per l’ancor più spinta TT RS, dotata del mitico 5 cilindri TFSI da 340 CV (poi 360) e un alettone fisso in coda. S e RS sono anche Roadster ed hanno la velocità massima autolimitata a 250 km/h mentre lo 0-100 è coperto rispettivamente in 5,2 e 4,6 secondi.

High Tech ed efficienza

La terza TT (codice interno FV/8S), del 2014, segna il passo presentandosi quasi come un profondo affinamento della precedente anche se cambia piattaforma, adottando la versatile MQB del Gruppo Volkswagen. Le dimensioni crescono poco, appena 2 cm in più in lunghezza, il design diventa ancor più sofisticato e debutta la strumentazione totalmente digitale chiamata “Audi Virtual Cockpit” e presentato al CES di Las Vegas a inizio anno.

Audi TT terza serie

La meccanica evolve senza cambiare troppo, l’offerta dei 1.8 e 2.0 TFSI copre potenze che vanno da 180 a 230 CV, con cambi automatici e trazione integrale disponibili per tutte, il TDI cresce a 184 CV e adotta la più efficiente trazione integrale quattro Ultra che può escludere le ruote posteriori nella marcia turistica per ridurre i consumi.

Le performanti TTS e TT RS, in gamma dal 2016, arrivano a 310 e 400 CV con 0-100 in 4,6 e 3,7 secondi. Con il restyling del 2018 escono di scena il 1.8 e il turbodiesel lasciando i soli 2 litri che nel 2019 prendono le sigle di 40 e 45 TFSI, con 197 e 245 CV rispettivamente.

Festa di commiato

Nel 2023, al compimento dei 25 anni dal lancio della prima generazione, la TT ha festeggiato il quarto di secolo con il lancio dell’edizione finale basata sulla RS e battezzata “RS iconic edition”. Prodotta in soli 100 esemplari porta ogni aspetto della coupé dei Quattro Anelli al massimo delle loro potenzialità, dal punto di vista meccanico e stilistico. 

Un addio in grande stile per un modello che ha contribuito a definire i tratti somatici di Audi negli ultimi 25 anni. E che potrebbe cedere il passo a un’erede. Non nell’immediato. Domani, chissà. 

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