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Come sarà la nuova Ferrari SF-23? Tutte le novità tecniche: domani la presentazione

L’attesa è carica di aspettative. Martedì 14 febbraio sarà presentata la nuova Ferrari SF-23 a Maranello, il giorno di San Valentino. Il debutto potrà essere seguito anche in streaming a partire dalle 11.25. Ogni Rossa è sempre importante, ma questo lo è ancora di più dovendo inseguire — parole del nuovo team principal Fred Vasseur nel suo discorso d’insediamento — i due Mondiali. Quello piloti manca dal 2007 (Kimi Raikkonen) e quello costruttori dall’anno successivo. In pista girerà per la prima volta mercoledì 15 a Fiorano, in un filming day: una di quelle giornate riservate ai filmati promozionali nelle quali è possibile percorrere 100 km e avere i primissimi riscontri. Ma il vero esordio sarà nei test del Bahrein (23-25 febbraio), sullo stesso circuito di Sakhir del primo Gp (5 marzo).

Charles Leclerc è al quinto anno con il Cavallino, trova un capo con il quale ha lavorato bene nelle serie giovanili e in Alfa Romeo nel 2018. È nelle condizioni ideali per fare il salto. , è un pilota in grado di adeguarsi, che in passato ha già dimostrato di sostenere la concorrenza di compagni fortissimi (cominciò l’avventura in F1 nel 2015 al fianco di Max Verstappen, alla Toro Rosso).

Senza compromessi

Ma oltre agli uomini stavolta conteranno tantissimo gli ingredienti tecnici, da quello che emerge sembrano di altissima qualità. La SF-23 è stata progettata per compiere il salto definitivo, nasce senza «compromessi», o sacrifici, al contrario della precedente. La quale aveva come obiettivo il ritorno alla competitività: quattro le vittorie nel 2022, quelle iniziali (Bahrein e Australia) avevano illuso sulla possibilità di reggere il confronto con la Red Bull per l’intero arco della stagione. I limiti di affidabilità, ancora più degli errori strategici, hanno condizionato lo scorso campionato. E anche alcune scelte precise: come quella di arrestare gli aggiornamenti molto presto, al Gp di Francia a luglio, per concentrarsi sull’attuale monoposto. Che non è soltanto un’evoluzione della 2022, ma introdurrà alcune novità tecniche diverse da quelle degli altri team.

L’eredità di Binotto

Vasseur eredita la SF-23 da Mattia Binotto, la monoposto è stata interamente realizzata sotto la gestione dell’ingegnere reggiano, dagli uomini che aveva messo ai vertici dei reparti e che il suo successore si è ben guardato di cambiare. Giustamente, in questa prima fase. Perché Vasseur non ha ricevuto soltanto l’auto «chiavi in mano» ma anche tutta una serie di sviluppi pianificati fino ad aprile-maggio. Oltre quella data quindi si comincerà a vedere l’operato dell’ex boss dell’Alfa, in termini di decisione strategiche. La sensazione è che la Ferrari possa davvero partire forte in avvio di stagione avendo sistemato i difetti di cui soffriva la F1-75.

Il motore

Al di là delle inevitabili novità estetiche, la parte più interessante della SF-23 è quella che non si vedrà. A cominciare dal motore: deriva all’unità Superfast, a Maranello contano di aver risolto i problemi di affidabilità e questo significa poter usare la piena potenza, lo stesso Vasseur ha ammesso «che i problemi del passato dovrebbero essere sotto controllo». Che vorrebbe dire aver guadagnato almeno 20 cavalli. L’aerodinamica

Le maggiori modifiche dovrebbe interessare la zona del fondo, nella quale ci sono stati anche cambiamenti regolamentari. Si dovrà sfruttare l’effetto suolo, alcuni aggiornamenti in quella zona non avevano prodotto gli effetti sperati. Da segnalare un alleggerimento complessivo, grazie criteri diversi di costruzione e di distribuzione della masse. Ma in questa stagione la ricerca del peso forma conterà meno del 2022, tutti i team sono vicini al limite di peso del regolamento. Mentre lo scorso anno erano in molti a essere oversize.

Gli avversari

La Red Bull parte favorita, senza dubbio. Quindici vittorie di Verstappen e due di Perez nel 2022, gli inglesi hanno scelto la via della continuità. Poche piccole e modifiche mirate, resta da capire quanto influirà il limite delle ore in galleria del vento per l’infrazione al budget cap. Secondo gli avversari meno di un decimo al secondo per giro. Quanto a Mercedes ci si attende una crescita, ma anche nello stesso team sono scettici sulle possibilità di lottare per il Mondiale.

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