Auto elettriche – In Europa occidentale sono solo il 2% del parco circolante
Forte crescita. Schmidt Automotive Research evidenzia, comunque, la notevole espansione delle vendite indotta dai sempre più stringenti limiti alle emissioni di CO2 imposti dall’Unione europea. Ci sono voluti 8 anni per raggiungere la soglia del milione di elettriche sulle strade europee, ma, con l’entrata in vigore dei nuovi requisiti nel 2020, il ritmo ha subito un’accelerazione: in 16 mesi si è raggiunta la soglia dei 2 milioni e in 9 mesi si è passati a 3 milioni. La salita a 4 milioni ha richiesto altri 9 mesi, il che suggerisce un rallentamento da attribuire non solo alle carenze di semiconduttori, ma anche a precise scelte strategiche dei costruttori. Infatti, secondo Schmidt Automotive Research, le normative sulle emissioni medie di anidride carbonica non prevedono grandi riduzioni fino al 2025: rispetto all’attuale obiettivo dei 95 g/km è previsto un taglio di solo il 15%. Dunque, le Case potrebbero scegliere di “frenare leggermente” l’offerta di modelli a batteria.
Le stime per il 2022. Quanto al 2022, Schmidt Automotive Research ricorda le sue più recenti previsioni: le vendite di nuove auto elettriche in Europa occidentale dovrebbero ammontare a 1,45 milioni di esemplari, pari al 14,4% della domanda totale. Il Vecchio continente, però, è destinato a essere surclassato dalla Cina. Quest’anno sulle strade cinesi entreranno oltre 4 milioni di nuove auto a batteria.