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Alfa Romeo, seconda supercar limitata nel 2026

La promessa di Jean-Philippe Imparato verrà mantenuta: una nuova supercar a tiratura limitata è pronta a fare il suo debutto

Alfa Romeo, seconda supercar limitata nel 2026

In occasione della presentazione di Alfa Romeo 33 Stradale, il CEO della casa automobilistica di Arese Jean-Philippe Imparato aveva annunciato: “È la prima ‘fuoriserie’ del marchio dal 1969 e prometto non sarà l’ultima“. Una promessa che non è passata inosservata agli appassionati del Biscione, e che molto presto dovrebbe trasformarsi in realtà: è atteso nel 2026 il debutto della seconda supercar Alfa Romeo a tiratura limitata.

Clienti “avvisati”

Cristiano Fiorio, responsabile dei progetti strategici di Alfa Romeo, ha fatto sapere che questo secondo modello cercherà nuovamente ispirazione nella gamma del passato del marchio italiano, con l’azienda che pare aver già contattato gli acquirenti della 33 Stradale e altri potenziali clienti per avere un’idea sulle vetture di un tempo che gli stessi clienti vorrebbero vedere essere rievocate. Una sorta di “indagine” che, stando a quanto riferito dallo stesso Fiorio, avrebbe portato alla nomination di quattro modelli degli anni ’60 e ’70, anche se quali siano questi modelli non è dato a sapere.

Fiducia nel successo

“La prima vettura si è rivelata un ottimo esercizio per noi, per gli Alfisti e per i nostri clienti. E vogliamo continuare – ha aggiunto ai microfoni di Autocar Alejandro Mesonero-Romanos, responsabile del design di Alfa Romeo – Abbiamo chiesto ai clienti della 33 Stradale quando l’abbiamo mostrata loro per la prima volta: ‘Ehi, probabilmente sarete clienti anche della prossima vettura. Quale ti piacerebbe che venisse sviluppata?’”.

Produzione limitata

In attesa di capire quali saranno quindi i modelli che Alfa Romeo andrà a ripescare dal passato per portare avanti questi progetti, sappiamo con certezza che la produzione di qualsiasi supercar vedrà la luce sarà limitata a 50 esemplari o meno. “Se superassimo quella cifra, si perderebbe la vera artigianalità e tutto diventerebbe normale attività commerciale – ha concluso Fiorio, spiegando che al momento non sono in programma edizioni speciali – Lo scopo principale è quello di dare una spinta all’equità del nostro marchio”.

FP | Andrea Trezza RIPRODUZIONE RISERVATA

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