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Alfa Romeo Giulia e Stelvio edizione 2023: nuovi look, più tecnologie e famiglie ridefinite

La Giulia e lo Stelvio si evolvono per continuare a rappresentare nelle rispettive categorie lo stato dell’arte stilistico e tecnologico e la sportività del brand. Le nuove serie delle Alfa Romeo di taglia più grossa, che debuttano nelle concessionarie sabato 11 e domenica 11 febbraio accanto alla Tonale Plug-in Hybrid Q4. Il rinnovamento presentato nell’iconico Museo Alfa Romeo di Arese dà nuovi argomenti alla berlina e al suv più grosso del Biscione per ripetere le performance commerciali ottenuto in Italia lo scorso anno nonostante un mercato sempre più competitivo, ma nel quale la Stelvio si è riconfermata per la quarta volta consecutiva il suv di taglia medio-grande più venduto e la Giulia leader delle berline non elettrificate del proprio segmento. L’evoluzione delle specie Giulia e Stelvio è frutto del lavoro con cui designer e ingegneri hanno integrato nuove soluzioni e tecnologie senza intaccare l’equilibrio estetico, funzionale e dinamico dei due modelli. In un certo senso, la musa ispiratrice delle due Model Year 2023 è stata la Tonale, che ha introdotto sia in casa Alfa Romeo sia a livello assoluto tante innovazioni. La più appariscente che permette di distinguere le nuove Giulia e Stelvio dalle precedenti è l’espressione del frontale, impressa dall’ultima interpretazione del family style Alfa Romeo. Il nuovo sguardo è creato dall’abbinamento tra la nuova grigliatura della mascherina Trilobo che si ispira a quella delle Alfa Romeo del passato e dalla fanaleria Full-Led Matrix adattiva in formato 3+3. Ovvero, con tre moduli per ogni gruppo ottico che forniscono al contempo luce diurna e indicatore di direzione dinamico garantendo le migliori condizioni di illuminazione, grazie alla regolazione continua dei fari anabbaglianti in base alla velocità e alle condizioni di guida e alla capacità in scarse condizioni di luminosità di rilevare automaticamente le situazioni del traffico per evitare l’abbagliamento delle altre auto. Negli abitacoli della Giulia e dello Stelvio l’aggiornamento poggia sulla digitalizzazione. La novità che salta all’occhio è il cluster digitale da 12,3” configurabile in tre layout. L’Evolved che rappresenta la visione progettuale delle Alfa Romeo del futuro, il Relax libero da informazioni troppo dettagliate e l’Heritage, che si ispira agli strumenti analogici del marchio degli anni Sessanta. Ma non è tutto, perché l’infotainment con display touch da 8,8” utilizza un sistema operativo Android Auto che permette aggiornamenti over-the-air e connessioni da remoto e perché adesso anche la Giulia e lo Stelvio adottano la tecnologia di certificazione Nft, che raccoglie secretandole le principali informazioni della vita della vettura. In pratica, è un curriculum a garanzia della rivendita sul mercato dell’usato che supporta il valore residuo della vettura per sostenere sia la richiesta economica del venditore sia la tranquillità dell’acquirente. Le squadre delle due Alfa Romeo cambiano anche formazioni, perché si presentano con gamme meno estese rispetto al passato e speculari a livello di allestimenti e di motorizzazioni non elettrificate abbinate al cambio automatico a otto marce e di sistemi di trazione. Le nuove famiglie sono composte dalle versioni Q4 a quattro ruote motrici spinte da motori a benzina di 2 litri con 280 CV e turbodiesel con 210 e da quella a trazione posteriore con motore a gasolio con 160 CV. Gli allestimenti analoghi a quelli della gamma Tonale sono il Super, lo Sprint, il TI e il Veloce, dal quale deriva il Competizione. Quest’ultimo propone la carrozzeria in grigio opaco, le pinze freni rosse, i cerchi in lega da 20”, estesi rivestimenti in pelle nera con impunture rosse nell’abitacolo, impianto hi-fi Harman Kardon, vetri oscurati e sospensioni attive. I prezzi partono da 47.050 euro nel caso della Giulia e da 53.150 euro in quello della Stelvio. Gli aggiornamenti non intaccano il dinamismo delle due Alfa Romeo. Infatti, al volante si riscopre il dinamismo irreprensibile sia nel caso della Giulia a trazione posteriore sia in quello della Stelvio turbodiesel Q4, che poggia sull’equilibrio generale e la reattività che suscita sempre rassicuranti sensazioni grazie al dialogo diretto uomo-macchina a prescindere dallo stile di guida e alle situazioni di marcia.

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