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Alfa Romeo 33 Stradale: è la nuova supercar

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Alfa Romeo 33 Stradale: è la nuova supercar

La nuova Alfa Romeo 33 Stradale assume un significato particolare, quello di essere il manifesto della prestigiosa Casa italiana, che in questo modo intende anticipare alcuni dettagli del futuro del Brand​. È in quest9o modo che, dopo oltre 50 anni, Alfa Romeo rientra nel mondo delle “fuoriserie” con una produzione limitata a soli 33 esemplari, tutti già venduti.

Realizzata artigianalmente  Realizzata in soli 33 esemplari con un processo artigianale unico, la nuova coupé a due posti secchi nasce nella neonata “Bottega” Alfa Romeo dove designer, ingegneri e storici del marchio hanno prima ascoltato i potenziali acquirenti per poi realizzarla insieme, esattamente come avveniva nelle botteghe artigianali rinascimentali o nelle officine dei famosi carrozzieri italiani negli anni Sessanta. Jean-Philippe Imparato, CEO del marchio Alfa Romeo, ha espresso così tutta la sua soddisfazione: “con la nuova 33 Stradale abbiamo voluto creare qualcosa che fosse all’altezza del nostro passato, al servizio del Marchio, di cui gli Alfisti potessero essere orgogliosi. Questo risultato poteva essere raggiunto soltanto grazie alla competenza, il rigore e la passione del nostro Team, con il supporto di un gruppo dirigenziale che ha la chiara ambizione di contribuire a scrivere il futuro del marchio, nel totale rispetto della sua storia unica. È la prima “fuoriserie” del Marchio dal 1969, e prometto non sarà l’ultima”.

La “bottega”  Con il progetto 33 nasce la “Bottega” Alfa Romeo,  un team di professionisti che ha lavorato a stretto contatto con i clienti per progettare 33 esemplari unici ed esclusivi. I clienti sono stati coinvolti nel processo creativo fin dall’inizio del progetto: i primi incontri con alcuni di loro sono avvenuti in occasione del Gran Premio di Monza del 2022. In poche settimane tutti e 33 gli esemplari sono stati venduti.  La sede della Bottega è presso la Sala del Consiglio del Museo di Arese, la stessa dove nel 1967 era stato approvato il progetto della 33 Stradale. Una curiosità: è stato il comitato 33 ad approvare le richieste dei clienti, assicurando il rispetto della storia e dell’iconicità della vettura. Si tratta di un comitato specifico presieduto dal CEO di Alfa Romeo e composto dai responsabili di diversi dipartimenti del marchio.

Il design dell’Alfa Romeo 33 Stradale  Ideata dal Centro Stile Alfa Romeo, la nuova 33 Stradale si ispira al modello storico del 1967 arricchendo la sua nuova bellezza con alcuni elementi di design dell’attuale linguaggio stilistico di Alfa Romeo. Gli esterni sono caratterizzati da un perfetto equilibrio tra proporzioni, volumi e trattamento delle superfici: il frontale è possente e muscoloso e incorpora l’iconico scudetto e i gruppi ottici dalla forma complessa su base ellittica. La vista laterale è dinamica e slanciata, con porte ad apertura “elitra” e due ampie prese d’aria laterali. Il corpo vettura è proiettato in avanti e l’apertura ad angolo delle porte e l’ampia vetratura avvolgente del tetto, regalano al guidatore una visibilità simile a quella che si avrebbe in una cabina di un jet. Il posteriore “brutale” è bilanciato dal frontale sinuoso e l’altezza massima non si trova all’altezza del parabrezza, come su qualsiasi altra vettura sportiva, ma al centro del tetto. La coda tronca si riconosce per una grafica a “V” e per i fanali posteriori tondi. L’efficienza aerodinamica è confermata da un Cx di 0.375 a zero Cz (downlift), valore raggiunto senza l’ausilio di sistemi attivi.

Gli interni dell’Alfa Romeo 33 Stradale  L’essenzialità del design e dei materiali contraddistingue anche gli interni, che sono stati disegnati riducendo al minimo quei componenti che possono distrarre il guidatore. Infatti, in abitacolo ci sono i pochi comandi utili alla guida che trovano spazio sulla consolle centrale, mentre davanti al pilota è collocato un display che, grazie a una tridimensionalità del “cannocchiale” a esso applicato, favorisce al meglio l‘interazione. Il volante è privo di tutti i tasti normalmente in esso collocati, con il resto dei comandi che si trovano collocati su livelli differenti, sulla consolle bassa centrale e su una consolle alta, ricavata sul rivestimento centrale dell’interno del tetto. Gli interni, offerti in  due allestimenti (“Tributo” e “Alfa Corse”) mostrano una plancia e un tunnel centrale ispirati all’aviazione e utilizzano materiali come alluminio, fibra di carbonio, pelle e Alcantara. I sedili avvolgenti, rivestiti in pelle Poltrona Frau, reinterpretano quelli della progenitrice, garantendo comfort ed ergonomia.

La meccanica della nuova Supercar di Alfa Romeo  La nuova “fuoriserie” Alfa Romeo può essere equipaggiata con un  motore biturbo V6 da oltre 620 CV o in configurazione BEV da oltre 750 CV. Le prestazioni raccontano di una velocità massima di 333 km/h mentre l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in meno di 3 secondi. Le sospensioni sono a doppio braccio con ammortizzatori attivi e il sollevatore dell’avantreno, mentre il sistema frenante è composto dall’Alfa Romeo Brake-By-Wire e dai freni carbo-ceramici di Brembo. Rigidità e leggerezza dono garantiti dal telaio ad H in alluminio e dalla monoscocca in fibra di carbonio, mentre il tetto ha una struttura in fibra di carbonio e alluminio con cerniere per fissare le porte a farfalla.  Anche le cornici dei vetri sono in carbonio mentre il lunotto posteriore è in policarbonato. La nuova “fuoriserie” sarà prodotta attraverso un programma dedicato che ha permesso ai clienti di sviluppare insieme al team di sviluppo Alfa Romeo elementi stilistici funzionali, come le prese d’aria, le ruote e anche il distintivo scudetto frontale. Ciò significa che non ci saranno al mondo mai due vetture identiche: anche la procedura di registrazione è esclusiva, poichè permette al cliente di “firmare” il numero del telaio. Il VIN specifico prevede infatti 8 digits a scelta del cliente e viene riportato anche sul tunnel centrale. Alfa Romeo si avvarrà, per la costruzione delle vetture, della artigianalità della Carrozzeria Touring Superleggera, garantendo così standard di qualità sartoriali e una cura maniacale del dettaglio.

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