Un ponte tra Italia e Senegal. Oltre 6mila chilometri in auto da Milano a Dakar per raccontare e sostenere i progetti del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa). Si è concluso con l’arrivo nella capitale senegalese, dopo venti giorni di viaggio, Roadtrip of Choices, l’iniziativa di Dario De Lisi, chief creative strategist officer di Uniting Group, e Simone de Eguileor, imprenditore e titolare di una storica officina di moto di Milano. L’idea è nata per diffondere l’attività dell’agenzia delle Nazioni Unite che si batte per le popolazioni in situazioni di crisi e per la salute sessuale e riproduttiva: l’obiettivo è contribuire a creare un mondo dove «ogni gravidanza sia desiderata, ogni nascita sia protetta e dove ogni giovane possa valorizzare appieno le proprie potenzialità».
Il viaggio – sostenuto da Unfpa assieme a Uniting Group – è iniziato a Milano il 26 dicembre ed ha offerto l’occasione per diffondere storie troppo spesso ancora sconosciute ai più e per visitare alcuni centri direttamente coinvolti dai progetti Unfpa: in particolare il Centro sanitario di Chami (Mauritania), il Centro Al Wafa Gbv (Nouakchott-Mauritania), l’ospedale Richard Toll (Saint Louis-Senegal), il Centro adolescenti di Louga-Senegal e il Centro socioculturale di Fass-Dakar. Aree e centri che necessitano di interventi solidali e a sostegno dei quali svolge la propria azione appunto l’Agenzia dell’Onu: a tutela di una maggiore salute sessuale e riproduttiva, contro la violenza di genere e a garanzia di servizi fondamentali come l’alfabetizzazione, l’assistenza legale, il supporto psicosociale per donne e giovani. Un aiuto fondamentale, che si traduce anche con la fornitura di attrezzature mediche e servizi di counselling, prevenzione e sensibilizzazione su queste importanti tematiche.
«Abbiamo scelto di intraprendere questo viaggio per molte ragioni. La piГ№ importante – afferma Dario De Lisi – era la volontà di comprenderne davvero difficoltà e opportunità legate al percorso socioculturale, in piena evoluzione, che qui si sta realizzando. Volevamo osservare con occhi scevri da pregiudizi ciò che ci si sarebbe posto davanti e, grazie alla collaborazione con Unfpa, avere una guida per approfondire tematiche che entrano in profondità nella cultura di un popolo. Credo sia fondamentale costruire un futuro in cui ci sia davvero per tutti la possibilità di scegliere». «L’opportunità di essere sul territorio con Unfpa è stata un’inestimabile fortuna. Ho sempre pensato – prosegue Simone de Eguileor – che le occasioni nella vita si possano costruire, ma che il punto di partenza sia fuori dal nostro potere decisionale. L’Africa è il Paese del futuro, un Paese pieno di giovani e di persone che sanno quello che non hanno, così come quello che hanno. Abbiamo pianificato l’avventura alla scoperta del territorio e della cultura di questa parte dell’Africa Occidentale senza saper bene cosa ci aspettava. E forse con la speranza di poterci sentire in qualche modo “utili”».