A partire da gennaio 2024, i veicoli elettrici commercializzati tra l'Europa e il Regno Unito costeranno di più a causa dell'applicazione di tasse. L'ACEA chiede alla Commissione Europea di posticipare le nuove norme.
L‘ACEA (European Automobile Manufacturers’ Association) lancia un appello urgente alla Commissione Europea, esortandola ad intervenire per evitare le tasse sui veicoli elettrici commercializzati tra l’Unione Europea e il Regno Unito a partire da gennaio 2024.
L’indifferenza della Commissione avrà conseguenze dirette: l’esportazione di EV dal Vecchio Continente allo UK – il principale partner commerciale, subirà una tariffa del 10%.
Ma la situazione si complica ulteriormente. A gennaio entreranno in vigore nuove e più stringenti “regole di origine”. Per scongiurare l’applicazione di tali dazi, l’unica soluzione sarebbe reperire tutte le parti delle batterie e alcuni materiali importanti esclusivamente all’interno della zona EU/UK. Una prospettiva oggi praticamente irrealizzabile.
Le dichiarazioni di Luca de Meo
L’Europa, secondo de Meo, dovrebbe incentivare la sua industria nella transizione verso l’azzeramento delle emissioni, come fanno altre regioni, piuttosto che ostacolarla. La soluzione suggerita è semplice e diretta: prorogare di tre anni il periodo di introduzione delle regole sulle batterie. L’appello alla Commissione Europea è chiaro: agire nella giusta direzione.
Infine, è importante sottolineare che stanno avvenendo ingenti investimenti nelle catene di approvvigionamento delle batterie in Europa. Tuttavia, è essenziale concedere più tempo per sviluppare la scala necessaria per soddisfare le regole di origine.