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Vacanze in auto? Occhio alle gomme: 3 auto su 10 non sono sicure

Polstrada e Assogomme puntano la lente sulla salute degli pneumatici in Italia: ecco perché bisogna controllarli prima di partire

vacanze in auto? occhio alle gomme: 3 auto su 10 non sono sicure

Torna “Vacanze sicure”, l’indagine di Polizia stradale e Assogomme sullo stato di salute degli pneumatici in Italia. Ma la sicurezza, a quanto pare, non è sempre di casa sulle nostre strade. Anzi, giunto alla sua diciassettesima edizione, il report registra i dati peggiori di sempre.

Almeno 3 su 10 le auto che, in un modo o nell’altro, montano gomme con qualche problema. La causa? Tra le tante, due anni di pandemia e crisi economica che, oltre a rallentare il ricambio del parco auto circolante, hanno frenato anche la manutenzione. Le vetture invecchiano e si riduce anche l’attenzione allo stato degli pneumatici, elementi essenziali per la sicurezza. Ma vediamo nel dettaglio cosa è emerso.

Niente gomme lisce

A preoccupare di più sono i veicoli con oltre dieci anni di anzianità, che presentano problemi in circa il 40% dei casi (2 su 5), mentre la cifra scende al 25% per le vetture che non hanno ancora superato il primo decennio di vita (1 su 4). È poi al 9% la media delle gomme troppo “lisce” che rotolano ogni giorno lungo le vie della Penisola, a prescindere dall’età della vettura.

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“Se la suola è liscia, consunta e non aderisce al suolo, devo mettere in conto che prima o poi cadrò per terra e mi farò male”, avvisa Paolo Maria Pomponio, direttore del servizio di Polizia stradale. “Quindi ogni aspetto che influisce sulla sicurezza stradale non va trascurato: guidare con pneumatici lisci, danneggiati, non conformi espone i conducenti ad un elevato rischio di incidente stradale e costituisce un grave gesto di irresponsabilità”.

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Attenti agli scoppi

Il 2,5% è invece la quota dei veicoli con equipaggiamento non omogeneo: significa che montano pneumatici di marche o modelli diversi sullo stesso asse, con ripercussioni su dinamica e quindi sicurezza alla guida. Percentuale uguale per l’equipaggiamento misto: gomme invernali davanti ed estive dietro. Pratiche vietate nel primo caso e fortemente sconsigliate nel secondo. Insieme fanno il 5% del campione.

Poco più alto, al 5,4%, è poi il numero di gomme con tagli visibili a occhio nudo, che possono essere antipasto di uno scoppio. Un pericolo enorme per sé e gli altri, soprattutto in estate, quando caldo, manto stradale rovente e grossi carichi da trasportare, tra famiglie in vacanza e portabagagli pieno, mettono a dura prova i nostri pneumatici.

Più incentivi, più sicurezza

Ultima, ma non meno importante, è la fetta di gomme senza omologazione (3%). “Si tratta di una non conformità particolarmente grave – ricorda la Polstrada –, che prevede, oltre a una sanzione pecuniaria, la possibilità del ritiro della carta di circolazione e la mandata in revisione del veicolo”.

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Il tutto con il rischio di ridurre la sicurezza sulle già non impeccabili strade italiane. Come risolvere? Per cominciare, far controllare bene le gomme prima di mettersi in viaggio. Poi, a un livello più alto, si pone la proposta di Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma:

“È necessario prevedere anche incentivi per la manutenzione dei veicoli, con una particolare attenzione a quei dispositivi che hanno una rilevanza fondamentale per la sicurezza stradale, come ad esempio pneumatici e freni”.

L’indagine è stata condotta negli ultimi mesi su quasi 13.500 vetture in Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Basilicata, Campania e Sicilia, dove sono immatricolate circa 17 milioni di auto, su un totale di 40 milioni in Italia (pari al 43,5%).

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