Un problema alla valvola ferma Starship: rimandato il lancio
Il decollo del razzo (booster), il più potente mai costruito, destinato a portare in futuro “l’uomo su Marte”, era previsto per le 8 di mattina, ora locale, della base spaziale Starbase, nell’estremo Sud del Texas, negli Stati Uniti (circa le 15 ora italiana), ma ad appena 10 secondi dall’accenzione, nonostante le condizioni del tempo fossero favorevoli, un problema di pressurizzazione al primo stadio del razzo SuperHeavy, ha bloccato test: “Una valvola di pressurizzazione sembra essere congelata, quindi a meno che non inizi a funzionare presto, nessun lancio oggi”, ha spiegato Elon Musk con un Tweet.
Non si tratta però della prima volta che accade. Space X, l’azienda aerospaziale fondata da Elon Musk e Tom Mueller ha rimandato il lancio del satellite Taifa-1, per quattro volte nel giro di pochi giorni. Si tratta del satellite di osservazione terrestre del Kenya, che verrà utilizzato per raccogliere dati per il monitoraggio dell’agricoltura, del territorio e dell’ambiente.
Per avere un’idea della grandezza dei due moduli, si parla di 120 metri di razzo che appartiene alla categoria dei lanciatori super pesanti, in grado di trasportare in orbita più di 100 tonnellate di carico. Space X vorrebbe utilizzare questo sistema, completamente riutilizzabile, per le future missioni sulla Luna e su Marte. In più la Nasa lo ha scelto per la missione Artemis III, prevista per la fine del 2025. Ma al momento è dal 6 aprile che con i suoi 33 motori Raptor è “ferma” sulla piattaforma di lancio alla Starbase di Boca Chica, in Texas.