Attualità

Italia

Motori

Notizie

Top news

Ultime notizie

Roma, filmò automobilista nell'auto in fiamme invece di soccorrerlo: "Da allora rivivo quella scena ogni giorno e notte"

Roma, filmò automobilista nell’auto in fiamme invece di soccorrerlo: “Da allora rivivo quella scena ogni giorno e notte”

L’uomo che, il 6 febbraio, sul Grande Raccordo Anulare di Roma, ha filmato il pittore 53enne Francesco Sandrelli avvolto dalle fiamme della sua auto incendiata dice di “rivivere la scena ogni giorno e ogni notte”. “Voglio chiedere scusa alla famiglia e unirmi al grande dolore per la tremenda perdita”, aggiunge l’automobilista romano, ora indagato per omissione di soccorso, come riporta La Nazione.

Il caso – L’auto del pittore, una Volkswagen Polo, si incendiò all’improvviso durante la marcia sul Gra, il conducente si fermò e uscì fuori ma non riuscì a mettersi in salvo, le fiamme lo avevano ormai avvolto provocandogli ustioni gravissime. Anche se fu raggiunto dal 118 quando era ancora vivo e poi trasportato in elicottero al pronto soccorso, morì in ospedale dopo alcune settimane. La polizia sta proseguendo le indagini anche per capire le cause del rogo.

Il filmato che lo ritraeva mentre si difendeva dal fuoco indignò la rete e amareggiò i familiari. Dopo averlo girato, infatti, l’autore delle immagini (che in sottofondo esclamava: “Ah zi’, hai pijato foco?… Senti che callo, mamma mia. Questo lo mandiamo a Welcome to favelas”) postò il video sul profilo “Welcome to favelas”. Filmato diventato virale prima di venire rimosso. La polizia ha rintracciato l’automobilista proprio grazie a Facebook.

Il giorno del funerale di Sandrelli a Camucia (frazione di Cortona (Arezzo)) il sacerdote ebbe modo di soffermarsi sulla perdita dei valori nella società attuale e sull’umanità dimenticata. Sulla vicenda di Francesco si è espresso anche il sindaco Luciano Meoni: “Per la famiglia rimane il dolore ma almeno è stata fatta chiarezza, la polizia ha individuato l’autore. Resta tutto lo sdegno per un gesto che è disumano”.

Le parole dell’autore del video – “Quando ho iniziato a filmare l’ho fatto solo perché da lontano avevo visto fumo e fiamme. Nei giorni precedenti avevo visto dei contenuti simili, proprio su quella pagina, e ho pensato ingenuamente di dare il mio contributo”, aggiunge. “Solo mentre riprendevo ho intravisto che c’era una persona e non dovevo reagire così, mi sono scollegato dalla realtà, è avvenuto tutto velocemente. Non me lo spiego. Neppure le parole, mi spiego, nemmeno avrei dovuto pubblicare il contenuto su quella pagina. Avrei dovuto consegnare il video alle autorità, una volta che ormai avevo filmato, magari poteva essere utile”, continua.

“Purtroppo solo dopo, ma subito dopo, ho capito che era un fatto gravissimo. Non avrei dovuto metterlo in rete. Purtroppo era già tardi. Chiedo scusa mille volte. Sono addolorato”, dichiara l’uomo che poi dice di essere pronto a incontrare i familiari “se lo vorranno”.

“Dal punto di vista umano, la frase detta dal mio assistito è stata gravemente sgradevole e totalmente inopportuna – commenta il legale dell’uomo, Francesca Rossi -. La vicenda, come altre dello stesso tipo, deve farci riflettere sul distacco emotivo e morale con cui si affronta anche il peggiore degli eventi, come se non si fosse parte dello stesso. Dal punto di vista legale, invece, andrà valutato il fatto affermato dal mio assistito secondo cui i soccorsi erano alle sue spalle e per questo ha pensato di non fermarsi per non intralciarli. La procura farà i riscontri del caso e ci sarà la massima collaborazione”.

TOP STORIES

Top List in the World