Elettriche

RideMovi: un attacco hacker fa impazzire il servizio di bike sharing a Bologna

ridemovi: un attacco hacker fa impazzire il servizio di bike sharing a bologna

Pochi giorni, il tempo che è stato necessario per mettere ko il servizio bike-sharing sotto le due torri di Bologna. La colpa è da attribuire ad una app pirata chiamata Ride'n Godi che si è fatta beffa delle regole di noleggio dei mezzi gestiti da RideMovi, tanto da aver messo fuori uso quasi l’80% dei mezzi (una flotta che vanta almeno 2 mila bici attive sul territorio). Il problema, fortunatamente, sta rientrando grazie al pronto intervento della società.

L’APP ILLEGALE

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Recentemente, i servizio di RideMovi è stata colpito da una app illegale che ha hackerato il sistema, permettendo l'uso gratuito delle biciclette senza registrazione. Questa app ha rapidamente guadagnato popolarità, creando problemi operativi ed economici significativi.

Il fondatore e amministratore delegato di RideMovi, Alessandro Felici, ha dichiarato che il 25 giugno l'azienda è riuscita a ripristinare circa il 40% del servizio. Con ulteriori misure adottate il 26 giugno, si prevede il ritorno alla normalità entro una settimana. Una sfida notevole è rintracciare le biciclette disperse, specialmente quelle con la batteria scarica che non possono essere localizzate tramite GPS, causando ulteriori perdite economiche.

LE CONTROMISURE

“Alcune biciclette si trovano probabilmente fuori dal centro storico, magari in periferia, ma non possiamo sapere esattamente dove,” ha spiegato Felici. “Sarà necessario cercarle manualmente.” Molte biciclette sono state avvistate lungo i marciapiedi, nei parchi e nelle zone della stazione centrale, Bolognina, Navile e Corticella, alcune delle quali abbandonate e con la batteria scarica, rendendole irrintracciabili.

Le contromisure adottate da RideMovi per contrastare l'uso della app illegale Ride’n Godi stanno funzionando. Felici prevede che il servizio tornerà a un'operatività del 60% senza grandi difficoltà, mentre per raggiungere il 100% sarà necessaria più pazienza, soprattutto a causa della difficoltà di rintracciare tutte le biciclette scariche.

LA GRANDEZZA DEL PROBLEMA

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Comune, Polizia e Municipale stanno collaborando per ripristinare il servizio di RideMovi e rintracciare i responsabili del danno. “Non ci era mai capitato un problema così grave,” ha dichiarato l'amministratore delegato Alessandro Felici, aggiungendo che chi verrà identificato per aver utilizzato l'app pirata sarà denunciato individualmente. Non è ancora possibile dire quante persone siano state individuate, ma secondo Felici si tratta di oltre mille.

Questo disservizio è particolarmente rilevante considerando l'ampio uso di RideMovi a Bologna. “In un mese registriamo oltre 400 mila utilizzi,” ha detto Felici, sottolineando come questo numero sia molto superiore rispetto ad altre città grazie alle politiche comunali favorevoli al bike-sharing. La maggior parte degli utenti sono residenti bolognesi o studenti, mentre i turisti rappresentano una minoranza. I prezzi sono più bassi rispetto ad altre città e ci sono numerose convenzioni attive, tra cui l'ultima con Tper, attivata recentemente.

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