La stangata ammonta a da 605 milioni di euro per le famiglie (a 328 euro da 310 in media). L’allarme arriva da Assoutenti che chiama in causa il caro-energia, l’inflazione ma anche le nuove norme del DL Concorrenza. «Dal prossimo 1 gennaio due milioni di assicurati, di cui una buona parte del Sud Italia e delle grandi aree urbane rischiano di vedersi quadruplicati i premi. Una norma obbliga la imprese estere operanti in Italia ad adottare la procedura di risarcimento diretto», avvisa il presidente Furio Truzzi. Nel 2023 le tariffe Rc auto rischiano di invertire la rotta e tornare ad aumentare, determinando una stangata da 605 milioni di euro per le famiglie. A lanciare l’allarme è Assoutenti, che chiama in causa non solo il caro-energia e l’inflazione, ma anche che scatteranno il prossimo gennaio.
Le previsioni
Le nuove regole
Ma notizie arrivano anche dalle nuove norme introdotte dal Dl Concorrenza, dice Assoutenti. «Dal prossimo 1 gennaio circa 2milioni di assicurati, di cui una buona parte collocati nel sud Italia e nelle grandi aree urbane, e numerosi titolari di assicurazioni per ciclomotori, rischiano di vedersi quadruplicati i premi delle polizze Rc auto in virtù dell’entrata in vigore di una norma, introdotta ad agosto con la recente Legge sulla Concorrenza, che obbliga le imprese estere operanti in Italia ad adottare la procedura di risarcimento diretto», avvisa il presidente Furio Truzzi.
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