Quanto costa una licenza di taxi? Non meno di 100 mila euro ma si arriva anche a 300 mila
I fattori che contribuiscono al prezzo
Ma quanto costa una licenza per taxi? E’ importante specificare che sono diversi i fattori che contribuiscono alla determinazione del prezzo. Intanto, varia di comune in comune, tiene conto del numero di auto bianche in circolazione in un territorio distinto e anche di alcune condizioni della viabilità: ad esempio, la presenza abbondante di zone a traffico limitato o aree pedonali e la manca di parcheggi. Tutte ragioni che contribuiscono all’incremento di necessità di taxi a disposizione dei cittadini. In molte città italiane influisce anche l’ingente flusso di turisti che arrivano durante il corso dell’anno, con picchi massimi durante specifici periodi, come quello estivo o le festività.
Secondo le direzioni dell’Agenzia delle Entrate, fornite a livello regionale (non esattamente aggiornate all’ultimo periodo, ma una base di partenza per i tassisti che intendono rimettere la propria licenza sul mercato), come spiega Repubblica, si può definire un prezzo medio che si attesta tra i 100 e i 120 mila euro. Nello specifico, a Roma si parte da un valore minimo di 125 mila euro, mentre per Milano la stima è di 115 mila. Solitamente la licenza viene venduta in un pacchetto unico con l’automobile necessaria per il servizio, ma per ammortizzare i costi si stima che siano necessari 15 anni di attività. Ci sono situazioni eclatanti, come Firenze, dove le autorizzazioni arrivano a costare anche 250 mila euro. Questo avviene perché nel capoluogo toscano le auto bianche in circolazione sono soltanto 754. Lo stesso vale per Bologna, dove i taxi sono 722 e gli annunci online per vendere le licenze superano i 200 mila euro. In entrambe le città sono stati messi a bando dei titoli: 70 nella prima e 36 nella seconda, per un valore di 175 mila euro ciascuna.
Eventi internazionali
Se una parte della spesa finisce nelle casse dell’amministrazione comunale, una parte invece torna ai tassisti. Una volta vicino alla pensione o se intenzionato a chiudere dall’attività (ma devono essere passati almeno cinque anni), il titolare della licenza può cederla rivendendola sul mercato. Oltre a Bologna e Firenze, anche grandi realtà turistiche come Roma e Milano stanno generando sempre più preoccupazione. Le due città hanno rispettivamente 7.900 e 4.855 licenze autorizzate sul territorio, ma prossimamente ospiteranno grandi eventi di interesse internazionali che porteranno in Italia viaggiatori da tutto il mondo: è il caso del Giubileo nel 2025 a Roma, ma anche delle olimpiadi Milano- Cortina nel 2026 e, in prospettiva, la possibilità di ospitare l’Expo nella capitale nel 2030. A Milano il sindaco Beppe Sala ha già dichiarato di voler lanciare una gara per distribuire mille nuove autorizzazioni, presto sapremo a quale prezzo.