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Quando i rifiuti elettronici diventano una risorsa

L'Audi Environmental Foundation e l’Università di Freiberg stanno collaborando per sviluppare nuove tecniche di recupero delle materie prime attraverso il riciclo

Quando i rifiuti elettronici diventano una risorsa

L’economia circolare sta prendendo sempre più piede nei processi produttivi delle case automobilistiche. Sicuramente sta diventando una priorità per il Gruppo Volkswagen e più precisamente per il marchio Audi, la cui Environmental Foundation sta lavorando insieme all’Università di Freiberg per sviluppare nuove tecniche di recupero delle materie prime attraverso il riciclo. In poche parole, i rifiuti elettronici diventano una risorsa per il recupero dei metalli hi-tech, come indio, gallio e stagno.

Estrazione selettiva

Con il processo di estrazione selettiva che è in fase di sviluppo, spiega lo stesso colosso tedesco, si riusciranno a recuperare le materie prime dai rifiuti inceneriti, in modo da creare un ciclo chiuso dei metalli hi-tech più preziosi. “Questi metalli sono fondamentali per alcuni settori cruciali, per esempio la mobilità elettrica, le telecomunicazioni e il fotovoltaico e la loro domanda aumenterà in tutto il mondo entro il 2030 – racconta il Gruppo Volkswagen citando le stime del World Resources Council delle Nazioni Unite – Del resto il numero di dispositivi elettronici in uso a livello globale sta crescendo e tutti utilizzano un’elettronica di controllo basata sui semiconduttori che a loro volta contengono le terre rare”.

Economia circolare

In cosa consiste il metodo di estrazione selettiva messo a punto dalla Audi Environmental Foundation e l’Università di Freiberg? In poche parole, l’obiettivo è estrarre i metalli che si trovano nelle ceneri volanti e nelle scorie create dall’incenerimento dei rifiuti domestici per riutilizzarli in nuovi prodotti. La sfida, spiega la dottoranda in chimica dell’Università di Freiberg Betty Leibiger, la quale sta sviluppando in laboratorio il processo di riciclo, è riuscire a “produrre molecole che leghino in modo specifico gli ioni metallici desiderati. In questa fase del progetto, l’obiettivo è sviluppare una gamma di ‘teste di pinzette’ adatte, per poi testarle e ottimizzarle su una piccola scala“.

E’ solo l’inizio

Per intenderci, il suo compito è quello di sviluppare una “pinzetta” di forma speciale capace di prelevare gli ioni metallici da separare da una soluzione di cenere volante: in questo senso, ogni “testa di pinzetta” su misura si adatta solo a uno specifico ione metallico. Ma questo è solo il primo step: lo stesso Gruppo Volkswagen fa sapere infatti che in una fase successiva il progetto potrebbe essere ampliato e prevedere esperimenti di estrazione usando ceneri volanti reali, nonchè soluzioni di lisciviazione provenienti dal ritrattamento delle ceneri volanti.

Fonte: modo.volkswagengroup.it

FP | Andrea Trezza RIPRODUZIONE RISERVATA

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