Land Rover

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Qual è la Land Rover "più Land Rover" della storia?

Come un certo show televisivo britannico, la Land Rover originale è esistita in sole tre serie prima di essere sostituita da qualcosa che ha finito per dividere i fan più accaniti. La nuova e attuale Defender ha avuto un effetto dirompente, ma è il logico epilogo della storia dell’auto iniziata dopo la Seconda Guerra Mondiale puntando solo su un’estrema praticità e che ha gradualmente aggiunto comfort e funzionalità per soddisfare le diverse richieste degli acquirenti moderni. Non c’è più voglia di guidare un’auto che era stata in guerra: va benone una capace di portarti a fare la spesa anche con la neve. La scena cui abbiamo assistito di recente ha però avuto un precedente illustre negli Anni 80…

Un passaggio chiave nella storia della Land Rover

Le Land Rover 90 e 110 – così chiamate per la lunghezza del passo in pollici, ma non ribattezzate 229 e 279 per i mercati con altre unità di misura – furono lanciate a un anno di distanza. La 110 fece il suo debutto al Salone di Ginevra del 1983 e segnò la prima volta in cui la Land Rover iniziò a essere commercializzata come veicolo prevalentemente familiare, anziché da lavoro. Alla tavolozza delle vernici furono aggiunti colori sbarazzini e c’era pure la possibilità di equipaggiare la propria Land Rover con aria condizionata e radio mangiacassette. Tuttavia, quelle cose, per quanto brutte fossero, non erano ciò che faceva strabuzzare di più gli occhi agli aficionados. Tra cose considerate eresia nel 1983 c’erano l’introduzione di un parabrezza a pannello singolo, il servosterzo opzionale, i freni a disco anteriori, il cambio sincronizzato a cinque velocità e le sospensioni con molle elicoidali che sostituirono il set di molle a balestra agricole della Serie III. Per non dire di una griglia in plastica a tutta larghezza e – sussulto – i passaruota.

Non tutti i mali vengono per nuocere

Le prestazioni fuoristrada della Land Rover Serie III furono tuttavia migliorate da varie novità: il differenziale centrale bloccabile forniva capacità di trazione integrale permanente insieme al riduttore, la sospensione elicoidale consentiva una più ampia escursione delle ruote e una maggiore altezza da terra. Gli interni erano resi confortevoli (rispetto agli standard dell’auto precedente, non siamo impazziti..), ma potevano comunque essere risciacquati con una canna dopo un po’ di fuoristrada impegnativo.

Anche i vecchi motori benzina e diesel da 2,25 litri furono rinnovati, con la cilindrata aumentata a 2,5 litri a vantaggio della potenza erogata. C’era ancora l’opzione dell’assetato V8 da 3,5 litri della Rover, per chi amava il genere. A questo punto la macchina entrò in concorrenza con veicoli come la Toyota Land Cruiser, quindi la Land Rover finì per installare un turbocompressore sul suo motore diesel, arrivato insieme ad alcune altre modifiche attorno al 1986. L’affidabilità iniziale era però un disastro, quindi gli aggiornamenti continuarono ad arrivare in rapida sequenza.

Fu solo nel 1989, con l’arrivo della Land Rover Discovery, che i pezzi grossi dell’Azienda pensarono di dover inventare un nome proprio per la 90/110, che a quel punto divenne Defender. Ma possedere un 90 o un 110 originale significa essere saliti a bordo prima che il Defender diventasse famoso: è la scelta hipster.

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