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Milano e A2A: 4000 colonnine City Plug, ecco cosa sta succedendo

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Milano e A2A: 4000 colonnine City Plug, ecco cosa sta succedendo

In riferimento alle colonnine di ricarica cambia il paradigma che vedeva l’obbligo per gli utenti che se ne servivano di occupare lo spazio di sosta adibito a ricarica per massimo due ore, costringendo l’utenza ad una pratica assai scomoda e davvero antipatica. Immaginate di cercare parcheggio presso una colonnina libera, andare in ufficio (a piedi, magari anche un tantino lontano dal luogo dove avete lasciato la vettura) e poi, dopo due ore, tornare (sempre a piedi) alla vettura per spostarla e cercare un’altro parcheggio, pena il pagamento salato di un parcheggio che impedisce agli altri di caricare la propria, infine tornare in ufficio.

Questo è uno dei motivi, oltre alla oggettiva scarsità di colonnine e ad un prezzo di acquisto delle vetture elettriche ancora eccessivo, che pongono un freno decisamente importante nella diffusione di tutti i veicoli elettrici, potenzialmente acquistabili da chi non possiede un box privato e quindi abitualmente parcheggia l’auto in strada.

Grazie ad un accordo tra lo storico fornitore elettrico dell’area milanese A2A e il Comune di Milano, è al via l’operazione che porterà tra le vie della città in un tempo non ancora del tutto definito, niente meno che 4000 colonnine di ricarica trasformando questa città in quella più elettrificata d’Italia e una delle 4 più elettriche d’Europa insieme a Londra, Parigi ed Amsterdam. A raccontarlo è l’amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini e il sindaco Sala.

L’idea è quella di fornire la città di un grande numero di colonnine di tipo City Plug, ovvero a bassa velocità di ricarica, e senza la necessità di spostare l’auto dopo un periodo prestabilito. Le colonnine a ricarica veloce saranno invece destinate alla rete stradale esterna alla città, alle strade provinciali e alle autostrade. Un progetto ambizioso che potrebbe realmente cambiare il punto di vista degli abitanti di Milano.

Ma basterà tutto questo a convincere i milanesi ad acquistare una vettura elettrica? Forse… tuttavia rimangono in sospeso tutti i doverosi dubbi e le perplessità al riguardo di una tecnologia cosiddetta green, che forse non è così green come sembra.

In collaborazione con Moto.it

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