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Isotta Fraschini Tipo 6: il bolide per il ritorno alle corse nel Wec a Monza

L’Isotta Fraschini è tornata ed è pronta a farsi in tre. Ha fatto la storia dell’automobilismo nei primi decenni del Novecento, poi un lungo silenzio prima di togliere il velo su un futuro che dovrebbe ricominciare proprio dall’autodromo di Monza, dove a luglio il marchio milanese si sta preparando a debuttare nel Mondiale Wec, il campionato per vetture Sport Prototipo e Gran Turismo impegnate in gare di durata.

Nella sede dell’Aci di Milano l’Isotta Fraschini ha tolto il velo sulla Tipo 6 Lmh Competizione, la vettura in attesa di essere omologata dalla Fia e al momento l’unico prototipo in via di sviluppo. «Oggi — spiega Claudio Berro, ex Ferrari e Peugeot e oggi responsabile del motorsport del marchio — siamo esattamente dove avevamo previsto quattro mesi fa quando abbiamo annunciato che Isotta Fraschini sarebbe tornata e che lo avrebbe fatto con una vettura da corsa. La Tipo 6 Lmh Competizione è nella sua configurazione completa e reale».

Isotta Fraschini il progetto delle corse

«Le intenzioni per la stagione 2023 restano quelle di competere nel campionato Wec 2023 con la formula “gara per gara” non appena la vettura sarГ  omologata dalla Fia. Nel frattempo, macineremo chilometri assieme al Team Vector (con cui ГЁ stato raggiunto un accordo per i test, ma anche per il futuro) per farci trovare pronti nella prima occasione possibile che, verosimilmente, sarà la gara di Monza del 9 luglio». Il prototipo (con un motore frutto della collaborazione con l’azienda padovana Michelotto Engineering e con i tedeschi di Hwa) rappresenta la base per tre distinte vetture che saranno prodotte da Isotta Fraschini e vendute a partire da 2,75 milioni di euro.

Oltre alla versione da competizione, la Hypercar a trazione integrale sarà costruita anche nella variante Pista, per clienti che acquisteranno un pacchetto «chiavi in mano» che prevede anche il trasferimento della macchina e meccanici specializzati a supporto, e nella variante Strada targabile (e totalmente personalizzabile) nei Paesi che ammettono questo tipo di omologazione. La prima vettura ha già compiuto i primi test al banco e a breve inizierà quelli in pista.

Claudio Berro accanto all’Isotta Fraschini Tipo 6 (Imagoeconomica)

Il progetto industriale

Parallelamente, il piano industriale annunciato dal presidente Alessandro Fassina prevede un investimento iniziale di 100 milioni di euro (un terzo dei quali già allocato) per arrivare a una produzione annua di vetture Tipo 6 dell’ordine di 50 esemplari in cinque anni, mentre a partire dal 2026 arriverà una nuova hypercar biposto che negli anni successivi si assesterà sulle 30-40 unità annue. Numeri che consentiranno all’azienda di arrivare (e magari superare) il pareggio di bilancio.

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